Sulla scorta degli epistolari di Manzoni e Pellico e attraverso la lettura di testimonianze coeve viene ricostruito il rapporto conflittuale del Saluzzese con l'autore dell'Adelchi. Fin dagli anni venti dell'Ottocento Pellico ingaggia, infatti, una sorta di tacita competizione con Manzoni sul campo della tragedia. Già campione del rinnovato genere romantico ("Francesca da Rimini"), assiste al lento declino del proprio modello drammaturgico e al contemporaneo affermarsi della proposta manzoniana. Pellico esprimerà sempre giudizi severi sull'autore del "Carmagnola" e dell'"Adelchi", anche negli anni successivi all'uscita dal carcere e nonostante i tentativi di riavvicinamento a Manzoni nel quadro di un rinnovato interesse per la lirica religiosa. Ma sarà pronto a riconoscere la genialità del romanziere dei "Promessi sposi".
"Opera colossale, unica”. Silvio Pellico lettore di Alessandro Manzoni
SIRTORI, Marco
2010-01-01
Abstract
Sulla scorta degli epistolari di Manzoni e Pellico e attraverso la lettura di testimonianze coeve viene ricostruito il rapporto conflittuale del Saluzzese con l'autore dell'Adelchi. Fin dagli anni venti dell'Ottocento Pellico ingaggia, infatti, una sorta di tacita competizione con Manzoni sul campo della tragedia. Già campione del rinnovato genere romantico ("Francesca da Rimini"), assiste al lento declino del proprio modello drammaturgico e al contemporaneo affermarsi della proposta manzoniana. Pellico esprimerà sempre giudizi severi sull'autore del "Carmagnola" e dell'"Adelchi", anche negli anni successivi all'uscita dal carcere e nonostante i tentativi di riavvicinamento a Manzoni nel quadro di un rinnovato interesse per la lirica religiosa. Ma sarà pronto a riconoscere la genialità del romanziere dei "Promessi sposi".Pubblicazioni consigliate
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