Il saggio sostiene che, siccome l’esercizio dell’insegnamento non è mai riconducibile a un mansionario, così neanche la valutazione dello studente può essere ridotta a tecnicismo docimologico. Ragione per cui, l’ossessione misuratrice del profitto diventa incompatibile con una concezione finalistica e non funzionalistica dell’educazione. Si crea anche un circolo virtuoso fra valutazione interna degli apprendimenti (quella data dai docenti), valutazione esterna (quella verificata a livello nazionale), autovalutazione dello stesso studente e progressivo miglioramento della qualità del sistema scuola. Seguendo questa impostazione, sostiene l’autrice, ciascun insegnante vivrà la valutazione come espressione della sua competenza professionale e del suo ruolo pubblico e come manifestazione dell’impegno personale e del suo ruolo privato.
Significato educativo e sociale della valutazione
CANNAROZZO, Gregoria
2010-01-01
Abstract
Il saggio sostiene che, siccome l’esercizio dell’insegnamento non è mai riconducibile a un mansionario, così neanche la valutazione dello studente può essere ridotta a tecnicismo docimologico. Ragione per cui, l’ossessione misuratrice del profitto diventa incompatibile con una concezione finalistica e non funzionalistica dell’educazione. Si crea anche un circolo virtuoso fra valutazione interna degli apprendimenti (quella data dai docenti), valutazione esterna (quella verificata a livello nazionale), autovalutazione dello stesso studente e progressivo miglioramento della qualità del sistema scuola. Seguendo questa impostazione, sostiene l’autrice, ciascun insegnante vivrà la valutazione come espressione della sua competenza professionale e del suo ruolo pubblico e come manifestazione dell’impegno personale e del suo ruolo privato.Pubblicazioni consigliate
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