Fare lezione presuppone un modo di essere e un modo speciale di vivere il proprio lavoro. Da qui comincia una didattica che non si riduce a didatticismo, secondo quelle istanze anti-positivistiche diffuse a inizio ‘900, presenti anche in un saggio di Pavel Florenskij intitolato Lezione e lectio (1917), in cui viene illustrato il divario esistente fra scrivere un libro di testo e tenere una lezione dal vivo in classe, ove si deve fare i conti non solo con una materia da spiegare, ma anche con persone con cui intessere un rapporto educativo, a riprova dell’esistenza di un’attività spirituale personale.
Elogio della lezione
BERTAGNA, Giuseppe
2010-01-01
Abstract
Fare lezione presuppone un modo di essere e un modo speciale di vivere il proprio lavoro. Da qui comincia una didattica che non si riduce a didatticismo, secondo quelle istanze anti-positivistiche diffuse a inizio ‘900, presenti anche in un saggio di Pavel Florenskij intitolato Lezione e lectio (1917), in cui viene illustrato il divario esistente fra scrivere un libro di testo e tenere una lezione dal vivo in classe, ove si deve fare i conti non solo con una materia da spiegare, ma anche con persone con cui intessere un rapporto educativo, a riprova dell’esistenza di un’attività spirituale personale.File allegato/i alla scheda:
Non ci sono file allegati a questa scheda.
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo