Lo studio di casi di persone considerate “disabili” consente alla pedagogia generale di identificare i caratteri fondamentali, che dovrebbero connotare qualsiasi intervento di pedagogia “speciale”: la liminalità, l’integralità personale e l’integralità sociale. Inoltre, evidenzia come la presa in carico della persona quale soggetto di studio e la metodologia della ragione pratica rappresentino i “principi speciali” che differenziano la pedagogia dalle altre scienze dell’educazione. Ne consegue che i disabili diventano l’operatore epistemologico, che rivela la stretta complementarità esistente fra pedagogia generale e pedagogia speciale.
La “speciale” della pedagogia generale
BERTAGNA, Giuseppe
2010-01-01
Abstract
Lo studio di casi di persone considerate “disabili” consente alla pedagogia generale di identificare i caratteri fondamentali, che dovrebbero connotare qualsiasi intervento di pedagogia “speciale”: la liminalità, l’integralità personale e l’integralità sociale. Inoltre, evidenzia come la presa in carico della persona quale soggetto di studio e la metodologia della ragione pratica rappresentino i “principi speciali” che differenziano la pedagogia dalle altre scienze dell’educazione. Ne consegue che i disabili diventano l’operatore epistemologico, che rivela la stretta complementarità esistente fra pedagogia generale e pedagogia speciale.File | Dimensione del file | Formato | |
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