Maurice Blanchot si è confrontato con Martin Heidegger soprattutto attraverso l’analisi della poesia di Rainer Maria Rilke: implicitamente, ha effettuato critiche alla lettura heideggeriana di Rilke come legato a una cattiva metafisica, realizzata da Heidegger nella conferenza del 1946 (Perché i poeti?) e pubblicata nel 1950, e – cosa ancora più importante – ha mostrato che l’analisi esistenziale della morte sviluppata in Essere e Tempo, nel 1927, è una rielaborazione di temi rilkiani modificati. Si analizzano i rapporti fra poesia, filosofia e scienza
(2022). Blanchot, Heidegger e Rilke: verso una fenomenologia poetica del morire [journal article - articolo]. In PARADOSSO. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/251869
Blanchot, Heidegger e Rilke: verso una fenomenologia poetica del morire
Giannetto, Enrico
2022-01-01
Abstract
Maurice Blanchot si è confrontato con Martin Heidegger soprattutto attraverso l’analisi della poesia di Rainer Maria Rilke: implicitamente, ha effettuato critiche alla lettura heideggeriana di Rilke come legato a una cattiva metafisica, realizzata da Heidegger nella conferenza del 1946 (Perché i poeti?) e pubblicata nel 1950, e – cosa ancora più importante – ha mostrato che l’analisi esistenziale della morte sviluppata in Essere e Tempo, nel 1927, è una rielaborazione di temi rilkiani modificati. Si analizzano i rapporti fra poesia, filosofia e scienzaFile | Dimensione del file | Formato | |
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