Questo contributo non tratta delle conseguenze economiche e sociali della guerra, ma delle conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, decisa dalle mire espansionistiche di Putin. Qualcosa su cui una rilettura di Marx qualche insegnamento lo darebbe. Fatta questa premessa, la guerra di invasione e le sue conseguenze si collocano all’interno delle crisi multiple che il capitalismo del nuovo millennio sta attraversando. Ciò che l’invasione dell’Ucraina ha accelerato è di far risaltare quanto sia impossibile, nei paesi avanzati, affrontare le contraddizioni dal lato della distribuzione e dell’occupazione, senza un intervento che sia finanziario e strutturale. La risposta richiede di calibrare una politica economica dal lato della domanda con un intervento settoriale dal lato dell’offerta, con alti investimenti all’insegna di una loro «socializzazione», a un intervento dall’alto sui consumi privati. È certamente troppo presto per ragionare sulle conseguenze dell’invasione russa. È, invece, urgente interrogarsi sulla transizione che si è aperta con le molteplici crisi del mondo neoliberista.
(2022). Catastrofe permanente. Ovvero, le conseguenze economiche e sociali dell'aggresione di Putin. [journal article - articolo]. In LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/254230
Catastrofe permanente. Ovvero, le conseguenze economiche e sociali dell'aggresione di Putin.
Bellofiore, Riccardo;Vertova, Giovanna
2022-01-01
Abstract
Questo contributo non tratta delle conseguenze economiche e sociali della guerra, ma delle conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, decisa dalle mire espansionistiche di Putin. Qualcosa su cui una rilettura di Marx qualche insegnamento lo darebbe. Fatta questa premessa, la guerra di invasione e le sue conseguenze si collocano all’interno delle crisi multiple che il capitalismo del nuovo millennio sta attraversando. Ciò che l’invasione dell’Ucraina ha accelerato è di far risaltare quanto sia impossibile, nei paesi avanzati, affrontare le contraddizioni dal lato della distribuzione e dell’occupazione, senza un intervento che sia finanziario e strutturale. La risposta richiede di calibrare una politica economica dal lato della domanda con un intervento settoriale dal lato dell’offerta, con alti investimenti all’insegna di una loro «socializzazione», a un intervento dall’alto sui consumi privati. È certamente troppo presto per ragionare sulle conseguenze dell’invasione russa. È, invece, urgente interrogarsi sulla transizione che si è aperta con le molteplici crisi del mondo neoliberista.File | Dimensione del file | Formato | |
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