The influence of organised crime in the economy inevitably alters the healthy market of economic operators. To mitigate this phenomenon, the national legislator has provided for the anti-mafia interdictive issued by the Prefect against entrepreneurs (individual, corporate and collective) in relation to the important sector of public procurement. The Author offers a synthetic painting of the discipline of such a preventive tool that sacrifices a primary freedom such as that of entrepreneurial initiative. However, it is not compatible with the entrustment of the initiative to the administrative authority and not to the public prosecutor and, therefore, to the criminal court; it is not compatible with the parameters for assessing the danger of Mafia infiltration, where considered, on the one hand, the assessment of the sufficiency of the potential of the hazard (neither concrete nor current) and, on the other, the hypothetical possibility of such a labile danger; it is not compatible with the administrative jurisdiction that cannot replace the discretion of the prefectural authority, limiting itself to assessing the legitimacy of its work.

L’influenza della criminalità organizzata nell’economia altera inevitabilmente il mercato sano degli operatori economici. Per attenuare questo fenomeno, il legislatore nazionale ha previsto l’interdittiva antimafia del Prefetto nei confronti degli imprenditori (individuali, societari e collettivi) in relazione all’importante settore degli appalti pubblici. Il contributo offre un affresco sintetico della disciplina di un tale strumento preventivo che sacrifica una primaria libertà quale quella dell’iniziativa imprenditoriale, tuttavia, mal conciliandosi con l’affidamento dell’iniziativa all’autorità amministrativa e non al pubblico ministero e, dunque, al giudice penale; mal conciliandosi con i parametri di valutazione del pericolo di infiltrazione mafiosa, laddove si consideri, da un lato, la ritenuta sufficienza della potenzialità del pericolo (né concreto, né attuale) e, dall’altra, l’ipotetica eventualità di un tale labile pericolo; mal conciliandosi con la giurisdizione amministrativa che non può sostituirsi alla discrezionalità dell’autorità prefettizia, limitandosi a valutarne la legittimità dell’operato.

(2023). L’ente «prevenuto». Interdittiva antimafia, modello di organizzazione e controllo giudiziario [journal article - articolo]. In NULLUM CRIMEN. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/255429

L’ente «prevenuto». Interdittiva antimafia, modello di organizzazione e controllo giudiziario

Stea, Gaetano
2023-01-01

Abstract

The influence of organised crime in the economy inevitably alters the healthy market of economic operators. To mitigate this phenomenon, the national legislator has provided for the anti-mafia interdictive issued by the Prefect against entrepreneurs (individual, corporate and collective) in relation to the important sector of public procurement. The Author offers a synthetic painting of the discipline of such a preventive tool that sacrifices a primary freedom such as that of entrepreneurial initiative. However, it is not compatible with the entrustment of the initiative to the administrative authority and not to the public prosecutor and, therefore, to the criminal court; it is not compatible with the parameters for assessing the danger of Mafia infiltration, where considered, on the one hand, the assessment of the sufficiency of the potential of the hazard (neither concrete nor current) and, on the other, the hypothetical possibility of such a labile danger; it is not compatible with the administrative jurisdiction that cannot replace the discretion of the prefectural authority, limiting itself to assessing the legitimacy of its work.
articolo
2023
L’influenza della criminalità organizzata nell’economia altera inevitabilmente il mercato sano degli operatori economici. Per attenuare questo fenomeno, il legislatore nazionale ha previsto l’interdittiva antimafia del Prefetto nei confronti degli imprenditori (individuali, societari e collettivi) in relazione all’importante settore degli appalti pubblici. Il contributo offre un affresco sintetico della disciplina di un tale strumento preventivo che sacrifica una primaria libertà quale quella dell’iniziativa imprenditoriale, tuttavia, mal conciliandosi con l’affidamento dell’iniziativa all’autorità amministrativa e non al pubblico ministero e, dunque, al giudice penale; mal conciliandosi con i parametri di valutazione del pericolo di infiltrazione mafiosa, laddove si consideri, da un lato, la ritenuta sufficienza della potenzialità del pericolo (né concreto, né attuale) e, dall’altra, l’ipotetica eventualità di un tale labile pericolo; mal conciliandosi con la giurisdizione amministrativa che non può sostituirsi alla discrezionalità dell’autorità prefettizia, limitandosi a valutarne la legittimità dell’operato.
Stea, Gaetano
(2023). L’ente «prevenuto». Interdittiva antimafia, modello di organizzazione e controllo giudiziario [journal article - articolo]. In NULLUM CRIMEN. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/255429
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