Come tutti sanno, la laguna di Venezia si trova situata tra il mare e la terraferma, separata È un ambiente instabile che, per molti aspetti, incarna quella che viene in genere identificata come la natura “ibrida” dei delta fluviali. Può quindi essere considerata un tipico ecosistema di transizione, un confine instabile tra mare e terra, tra l’acqua dolce dei fiumi e l’acqua salata del mare. È un luogo in cui il paesaggio cambia seguendo l’andamento delle maree: dove prima vi era uno specchio d’acqua immoto, ecco che improvvisamente i fondali affiorano, popolando la laguna di isolotti destinati a scomparire nuovamente nel giro di poche ore. Nel passato la morfologia della laguna è stata modellata, in un continuo divenire, dalle correnti generate dai flussi di marea da un lato e dall’apporto dei fiumi dall’altro, creando – a partire dalle tre bocche di porto che offrono il passaggio dal mare nelle acque sicure della laguna – una vasta rete di canali sommersi. Due isole si estendono da nord a sud separando il mare dalla Laguna: l’isola del Lido a nord, e l’isola di Pellestrina a sud. Qui l’acqua è l’elemento dominante coprendo ben il 67% della sua superficie totale e lasciando solo l’8% alle isole abitabili, mentre il resto sono zone paludose
(2023). Cambiamenti climatici nella Laguna di Venezia e nuove forme di acculturazione alimentare . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/259509
Cambiamenti climatici nella Laguna di Venezia e nuove forme di acculturazione alimentare
Rita, Vianello
2023-01-01
Abstract
Come tutti sanno, la laguna di Venezia si trova situata tra il mare e la terraferma, separata È un ambiente instabile che, per molti aspetti, incarna quella che viene in genere identificata come la natura “ibrida” dei delta fluviali. Può quindi essere considerata un tipico ecosistema di transizione, un confine instabile tra mare e terra, tra l’acqua dolce dei fiumi e l’acqua salata del mare. È un luogo in cui il paesaggio cambia seguendo l’andamento delle maree: dove prima vi era uno specchio d’acqua immoto, ecco che improvvisamente i fondali affiorano, popolando la laguna di isolotti destinati a scomparire nuovamente nel giro di poche ore. Nel passato la morfologia della laguna è stata modellata, in un continuo divenire, dalle correnti generate dai flussi di marea da un lato e dall’apporto dei fiumi dall’altro, creando – a partire dalle tre bocche di porto che offrono il passaggio dal mare nelle acque sicure della laguna – una vasta rete di canali sommersi. Due isole si estendono da nord a sud separando il mare dalla Laguna: l’isola del Lido a nord, e l’isola di Pellestrina a sud. Qui l’acqua è l’elemento dominante coprendo ben il 67% della sua superficie totale e lasciando solo l’8% alle isole abitabili, mentre il resto sono zone paludoseFile | Dimensione del file | Formato | |
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