Questo contributo estrapola e analizza alcuni sogni tratti dalla raccolta Träume (II ed. 1758) del medico di Halle, Johann Gottlob Krüger, che sono ambientati in altri continenti (buona parte dell’interesse si orienta sul Malabar, in India e sulla terra degli Ottentotti, nella zona del Capo di Buona Speranza). Questi sogni devono essere intesi come un prolungamento di sensazioni diurne e/o come una prosecuzione dei pensieri che si sono sviluppati prima di addormentarsi, come osserva l’autore nella prefazione del suo testo. Tuttavia, i sogni etnografici sono stimolati principalmente dalla lettura dei resoconti di viaggio di missionari e di esploratori che si sono avventurati in terre lontane, offrendo al lettore la possibilità di confrontarsi con riti ed usanze di natura curiosa e talora inquietante; infatti, all’occhio degli europei possono risultare frutto di un vero e proprio fanatismo religioso, che si manifesta nondimeno in altre forme anche nel mondo cristiano-cattolico. Con l’ausilio delle riflessioni di Bernhard Waldenfels sulla “fenomenologia dell’estraneo” si cerca dunque di spiegare la natura della strategia retorico-narrativa di Krüger e la dimensione della popolarizzazione del suo approccio filosofico-antropologico alla “Fremde”, che aggira ogni forma di moralismo e mitiga lo shock prodotto dalla differenza tra le culture con evidente ironia.

(2023). Das Ich und der Andere. Exotische Ausblicke in den Träumen von Johann Gottlob Krüger . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/260469

Das Ich und der Andere. Exotische Ausblicke in den Träumen von Johann Gottlob Krüger

Agazzi, Elena
2023-01-01

Abstract

Questo contributo estrapola e analizza alcuni sogni tratti dalla raccolta Träume (II ed. 1758) del medico di Halle, Johann Gottlob Krüger, che sono ambientati in altri continenti (buona parte dell’interesse si orienta sul Malabar, in India e sulla terra degli Ottentotti, nella zona del Capo di Buona Speranza). Questi sogni devono essere intesi come un prolungamento di sensazioni diurne e/o come una prosecuzione dei pensieri che si sono sviluppati prima di addormentarsi, come osserva l’autore nella prefazione del suo testo. Tuttavia, i sogni etnografici sono stimolati principalmente dalla lettura dei resoconti di viaggio di missionari e di esploratori che si sono avventurati in terre lontane, offrendo al lettore la possibilità di confrontarsi con riti ed usanze di natura curiosa e talora inquietante; infatti, all’occhio degli europei possono risultare frutto di un vero e proprio fanatismo religioso, che si manifesta nondimeno in altre forme anche nel mondo cristiano-cattolico. Con l’ausilio delle riflessioni di Bernhard Waldenfels sulla “fenomenologia dell’estraneo” si cerca dunque di spiegare la natura della strategia retorico-narrativa di Krüger e la dimensione della popolarizzazione del suo approccio filosofico-antropologico alla “Fremde”, che aggira ogni forma di moralismo e mitiga lo shock prodotto dalla differenza tra le culture con evidente ironia.
2023
Agazzi, Elena
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