La consapevolezza del ruolo degli operatori giuridici nell’elaborazione delle regole del processo come primo passo verso la legalità. Uno spunto dall’art. 430 bis c.p.p.

The principle of legality is usually observed from the point of view of the legislator, who provides general and abstract prescriptions. The different perspective, that of those called upon to apply the legislative provisions, is less frequent. Starting from the issue concerning the possibility of extending the prohibition for the parties by art. 430 bis c.p.p. to obtain information from the person who will be examined pursuant to art. 507 or indicated in the request for the recording for special evidenciary hearing or pursuant to art. 422, or in the list at art. 468 and presented by the other parties to similar procedural situations, the author makes some considerations on the relationship between legislation and interpretation.

Il principio di legalità viene di solito osservato dal punto di vista dell’organo che prevede prescrizioni generali e astratte, il legislatore. Non sempre lo si guarda da una diversa prospettiva, quelle di chi le disposizioni legislative è chiamato ad applicare. Traendo spunto dalla questione relativa alla possibilità di estendere il divieto posto alle parti dall’art. 430 bis c.p.p. di assumere informazioni dalla persona che verrà esaminata ai sensi dell’art. 507 o indicata nella richiesta di incidente probatorio o ai sensi dell’art. 422, ovvero nella lista prevista dall’art. 468 e presentata dalle altre parti a situazioni processuali analoghe, l’autore svolge alcune considerazioni sul rapporto tra legislazione e interpretazione