Storia di un'interprete ai tempi della Seconda Guerra del Golfo. Il romanzo La nipote americana di Inaam Kachachi

Inaam Kachachi's novel The American Granddaughter provides an opportunity to reflect on the role of interpreters - exiles or locally enlisted - operating in war zones. Issues of both identity and mediation between the parties involved emerge, as well as conflict narratives. The resulting picture is not only reminiscent of the Iraqi disaster, but is also a painful depiction of dynamics repeated where essentially weapons are speaking. The story's protagonist, Zayna, faces returning to Iraq, where she is originally from, for a mission that labels her an enemy of her own people, but which will help her rebuild her identity with a new awareness.

Il romanzo di Inaam Kachachi La nipote americana dà modo di riflettere sul ruolo degli interpreti – esuli o arruolati in loco – che operano in zona di guerra. Emergono questioni sia identitarie sia di mediazione tra le parti coinvolte, oltre che di narrazione dei conflitti. Il quadro che ne risulta non rimanda solo al disastro iracheno, ma è anche una dolorosa rappresentazione di dinamiche che si ripetono laddove a parlare sono essenzialmente le armi. La protagonista della storia, Zayna, affronta il ritorno in Iraq, di cui è originaria, per una missione che la etichetta come nemica della sua stessa gente, ma che l’aiuterà a ricostruire la propria identità con una nuova consapevolezza.