The article analyses the impact of the electoral system on the functioning and independence of the Superior Council of the Judiciary, focusing on the new rules introduced by Act No. 71 of 17 June 2022 (the so-called Cartabia reform), also in light of their first application, which took place, for members chosen by magistrates, in September 2022 and, for those voted by Parliament, in January 2023. The new legislation intervenes in an articulated manner on the selection of toga members (with regard to the electorate, candidacies, gender representation), providing for their election, for three quarters, by majority method in large binominal territorial constituencies and, for one quarter, with proportional recovery of the votes of non-elected candidates, linked together. The law also introduces some new principles with respect to the choice of lay members. Albeit with some criticalities, the new system seems to allow for a sufficiently pluralistic composition of the Council, with toga members from different backgrounds, not necessarily – though more easily – the expression of organised groups, while for the lay members the circumscribed novelties don’t seem to be able to change the the well-established practice of choosing on the basis of links with political forces and a division of seats between them

L’articolo analizza l’impatto del sistema elettorale sul funzionamento e l’indipendenza del Consiglio Superiore della Magistratura, concentrandosi sulle nuove regole introdotte dalla legge 17 giugno 2022, n. 71 (c.d. riforma Cartabia), anche alla luce della loro prima applicazione, avvenuta, per i membri scelti dai magistrati, nel settembre 2022 e, per quelli votati dal Parlamento, nel gennaio 2023. La nuova normativa interviene in modo articolato sulla selezione dei componenti togati (con riguardo all’elettorato passivo, alle candidature, alla rappresentanza di genere), prevedendo la loro elezione, per tre quarti, con metodo maggioritario in ampi collegi territoriali binominali e, per un quarto, con recupero proporzionale dei voti dei candidati non eletti, collegatisi tra loro. La legge introduce alcuni principi nuovi anche rispetto alla scelta dei membri laici. Pur con alcune criticità, il nuovo sistema sembra consentire una composizione del CSM sufficientemente pluralistica, con esponenti togati di diversa provenienza, non necessariamente – anche se più facilmente – espressione di gruppi organizzati, mentre per i membri laici le circoscritte novità non sembrano in grado di modificare la prassi consolidata, secondo cui la scelta avviene sulla base di legami con le forze politiche e di una spartizione dei posti tra di esse.

(2023). Prime osservazioni sul nuovo sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura, anche alla luce della sua applicazione iniziale [journal article - articolo]. In RIVISTA AIC. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/262092

Prime osservazioni sul nuovo sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura, anche alla luce della sua applicazione iniziale

Troilo, Silvio
2023-01-01

Abstract

The article analyses the impact of the electoral system on the functioning and independence of the Superior Council of the Judiciary, focusing on the new rules introduced by Act No. 71 of 17 June 2022 (the so-called Cartabia reform), also in light of their first application, which took place, for members chosen by magistrates, in September 2022 and, for those voted by Parliament, in January 2023. The new legislation intervenes in an articulated manner on the selection of toga members (with regard to the electorate, candidacies, gender representation), providing for their election, for three quarters, by majority method in large binominal territorial constituencies and, for one quarter, with proportional recovery of the votes of non-elected candidates, linked together. The law also introduces some new principles with respect to the choice of lay members. Albeit with some criticalities, the new system seems to allow for a sufficiently pluralistic composition of the Council, with toga members from different backgrounds, not necessarily – though more easily – the expression of organised groups, while for the lay members the circumscribed novelties don’t seem to be able to change the the well-established practice of choosing on the basis of links with political forces and a division of seats between them
articolo
2023
L’articolo analizza l’impatto del sistema elettorale sul funzionamento e l’indipendenza del Consiglio Superiore della Magistratura, concentrandosi sulle nuove regole introdotte dalla legge 17 giugno 2022, n. 71 (c.d. riforma Cartabia), anche alla luce della loro prima applicazione, avvenuta, per i membri scelti dai magistrati, nel settembre 2022 e, per quelli votati dal Parlamento, nel gennaio 2023. La nuova normativa interviene in modo articolato sulla selezione dei componenti togati (con riguardo all’elettorato passivo, alle candidature, alla rappresentanza di genere), prevedendo la loro elezione, per tre quarti, con metodo maggioritario in ampi collegi territoriali binominali e, per un quarto, con recupero proporzionale dei voti dei candidati non eletti, collegatisi tra loro. La legge introduce alcuni principi nuovi anche rispetto alla scelta dei membri laici. Pur con alcune criticità, il nuovo sistema sembra consentire una composizione del CSM sufficientemente pluralistica, con esponenti togati di diversa provenienza, non necessariamente – anche se più facilmente – espressione di gruppi organizzati, mentre per i membri laici le circoscritte novità non sembrano in grado di modificare la prassi consolidata, secondo cui la scelta avviene sulla base di legami con le forze politiche e di una spartizione dei posti tra di esse.
Troilo, Silvio
(2023). Prime osservazioni sul nuovo sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura, anche alla luce della sua applicazione iniziale [journal article - articolo]. In RIVISTA AIC. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/262092
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