La presenza di ambienti caustici, cloruri ed elevata temperatura si riscontra in diversi ambiti industriali, quali la produzione di idrossidi alcalini, in particolare l’allumina, l’industria della produzione della carta, gli evaporatori, gli scambiatori di calore e in raffineria, dove l’acciaio al carbonio è soggetto a elevate velocità di corrosione generalizzata ed è, pertanto, necessario ricorrere agli acciai inossidabili. Tuttavia, in queste condizioni, queste leghe possono subire fenomeni di corrosione sotto sforzo. La suscettibilità degli acciai inossidabili alla corrosione sotto sforzo caustica è strettamente legata alla propria microstruttura e composizione chimica. Il presente lavoro riassume diversi studi su acciai inossidabili differenti per microstruttura (martensitici, ferritici, austenitici e duplex) e per composizione chimica, con particolare riguardo alla percentuale di cromo e nichel, tramite prove a deformazione costante e slow strain rate.
(2023). Corrosione sotto sforzo di acciai inossidabili in ambienti caustici ad alta temperatura [journal article - articolo]. In LA METALLURGIA ITALIANA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/262478
Corrosione sotto sforzo di acciai inossidabili in ambienti caustici ad alta temperatura
Cabrini, Marina
2023-01-01
Abstract
La presenza di ambienti caustici, cloruri ed elevata temperatura si riscontra in diversi ambiti industriali, quali la produzione di idrossidi alcalini, in particolare l’allumina, l’industria della produzione della carta, gli evaporatori, gli scambiatori di calore e in raffineria, dove l’acciaio al carbonio è soggetto a elevate velocità di corrosione generalizzata ed è, pertanto, necessario ricorrere agli acciai inossidabili. Tuttavia, in queste condizioni, queste leghe possono subire fenomeni di corrosione sotto sforzo. La suscettibilità degli acciai inossidabili alla corrosione sotto sforzo caustica è strettamente legata alla propria microstruttura e composizione chimica. Il presente lavoro riassume diversi studi su acciai inossidabili differenti per microstruttura (martensitici, ferritici, austenitici e duplex) e per composizione chimica, con particolare riguardo alla percentuale di cromo e nichel, tramite prove a deformazione costante e slow strain rate.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
metallurgia italiana 11_12 23 Gianni.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
1.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.01 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo