Per comprendere l’essenza della montagna bisogna liberarsi da molti stereotipi che la cultura mediatica contemporanea ci propone incessantemente. La montagna italiana non è il luogo della natura incontaminata, l’ultimo paradiso terrestre o il contesto bucolico dove vivere in piena libertà le proprie attività fisiche. La nostra montagna è un ambiente complesso, risultante dall’interazione costruttiva tra uomo e natura, deposito pressoché infinito di fatiche e di sapienze, frutto di un percorso di coevoluzione tra la dinamica dei processi naturali, le risorse naturali, le abilità tecniche culturali, creative dell’uomo. Il volume illustra le Radici del paesaggio della Valmalenco, in particolare descrive l’evoluzione del manto vegetazionale, sulla base delle fonti documentarie e degli archivi naturali, con particolare attenzione a quello forestale e al ruolo primario svolto localmente dal larice. Descrive lo stretto rapporto tra pietre, opportunità economiche, architettura vernacolare e volto dei luoghi, affronta le radici dell’insediamento e il ruolo del castello di Caspoggio fulcro territoriale della valle. Aspetto innovativo del testo è il passare dai grandi quadri ambientali alla trama fine del paesaggio, seguendo il filo conduttore dei paesaggi minimi. Il risultato è la descrizione della valle a una grana sottile, finora mai applicata; l’emergere di una forte integrazione tra sistemi antropici e quelli naturali, integrazione geo-storica che ci sollecita alla riconciliazione ecologica al fine di affrontare nel modo più adeguato i marcati cambiamenti che anche i sistemi montani dovranno affrontare nel prossimo futuro.
(2022). Valmalenco la trama sottile del paesaggio. Paesaggi minimi, invarianti strutturali, radici culturali e ambientali della valle [edited book - curatela]. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/262598
Valmalenco la trama sottile del paesaggio. Paesaggi minimi, invarianti strutturali, radici culturali e ambientali della valle
Ferlinghetti, Renato
2022-01-01
Abstract
Per comprendere l’essenza della montagna bisogna liberarsi da molti stereotipi che la cultura mediatica contemporanea ci propone incessantemente. La montagna italiana non è il luogo della natura incontaminata, l’ultimo paradiso terrestre o il contesto bucolico dove vivere in piena libertà le proprie attività fisiche. La nostra montagna è un ambiente complesso, risultante dall’interazione costruttiva tra uomo e natura, deposito pressoché infinito di fatiche e di sapienze, frutto di un percorso di coevoluzione tra la dinamica dei processi naturali, le risorse naturali, le abilità tecniche culturali, creative dell’uomo. Il volume illustra le Radici del paesaggio della Valmalenco, in particolare descrive l’evoluzione del manto vegetazionale, sulla base delle fonti documentarie e degli archivi naturali, con particolare attenzione a quello forestale e al ruolo primario svolto localmente dal larice. Descrive lo stretto rapporto tra pietre, opportunità economiche, architettura vernacolare e volto dei luoghi, affronta le radici dell’insediamento e il ruolo del castello di Caspoggio fulcro territoriale della valle. Aspetto innovativo del testo è il passare dai grandi quadri ambientali alla trama fine del paesaggio, seguendo il filo conduttore dei paesaggi minimi. Il risultato è la descrizione della valle a una grana sottile, finora mai applicata; l’emergere di una forte integrazione tra sistemi antropici e quelli naturali, integrazione geo-storica che ci sollecita alla riconciliazione ecologica al fine di affrontare nel modo più adeguato i marcati cambiamenti che anche i sistemi montani dovranno affrontare nel prossimo futuro.File | Dimensione del file | Formato | |
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