Il saggio si concentra sulla liceità ed efficacia del trust qualora questo sia utilizzato nell’ambito della crisi d'impresa. L’Autore, dopo aver esaminato l’utilità del trust in rapporto ai vari strumenti di composizione negoziale della crisi, fornisce una lettura innovativa del leading case costituito dalla Cass. n. 10105/2014. In particolare, osserva che ai fini della riconoscibilità di tale istituto in ambito concorsuale perda rilevanza la sussistenza dello stato d’insolvenza al momento dell’istituzione del trust, a favore di una sempre maggiore importanza della sua causa in concreto. Quindi, dato il rilievo assunto dalla valutazione del concreto programma di segregazione patrimoniale, l’Autore esamina i possibili indici di elusività del trust, traendo spunto dalla prassi giurisprudenziale. Infine, in chiave di tutela dei creditori, sono analizzate le questioni attinenti l’azione revocatoria e la sorte del trust in caso di sopravvenuto fallimento.
(2015). Trust e composizione negoziale della crisi d’impresa: causa in concreto, riconoscibilità e azione revocatoria [journal article - articolo]. In IL DIRITTO FALLIMENTARE E DELLE SOCIETÀ COMMERCIALI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/262840
Trust e composizione negoziale della crisi d’impresa: causa in concreto, riconoscibilità e azione revocatoria
Nocera, Ivan Libero
2015-01-01
Abstract
Il saggio si concentra sulla liceità ed efficacia del trust qualora questo sia utilizzato nell’ambito della crisi d'impresa. L’Autore, dopo aver esaminato l’utilità del trust in rapporto ai vari strumenti di composizione negoziale della crisi, fornisce una lettura innovativa del leading case costituito dalla Cass. n. 10105/2014. In particolare, osserva che ai fini della riconoscibilità di tale istituto in ambito concorsuale perda rilevanza la sussistenza dello stato d’insolvenza al momento dell’istituzione del trust, a favore di una sempre maggiore importanza della sua causa in concreto. Quindi, dato il rilievo assunto dalla valutazione del concreto programma di segregazione patrimoniale, l’Autore esamina i possibili indici di elusività del trust, traendo spunto dalla prassi giurisprudenziale. Infine, in chiave di tutela dei creditori, sono analizzate le questioni attinenti l’azione revocatoria e la sorte del trust in caso di sopravvenuto fallimento.File | Dimensione del file | Formato | |
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