La porzione di territorio regionale lombardo posta fra i tre capoluoghi di Milano, Bergamo e Brescia rappresenta un triangolo-laboratorio in trasformazione di rilevante interesse, per la ricchezza di attività economiche che lo caratterizzano (specie nella fascia pedemontana), ma soprattutto per le intense dinamiche che lo percorrono; tale fenomeno è direttamente riconducibile alle importanti previsioni di riorganizzazione delle infrastrutture in atto (raccordi autostradali di Brebemi, Tangenziale Est esterna Milanese e Pedemontana lombarda, e la linea di Alta Capacità ferroviaria). La riflessione su questo ambito territoriale va opportunamente collocata entro il fenomeno di “pianurizzazione” (spostamento verso le pianure) che investe il denso ambito pedemontano lombardo (analogamente ad altri contesti prossimi), ove le aziende che ri-localizzano le proprie unità produttive e ancora più le unità logistico-commerciali, tendono progressivamente a “scivolare” verso la media pianura, attratte dalla disponibilità di spazio per i nuovi insediamenti e da un migliore profilo di accessibilità (esistente e atteso). L’intervento di maggiore rilievo, per l’avanzamento dell’iter progettuale e realizzativo, ma anche per gli effetti riconoscibili che sta producendo sugli assetti territoriali attraversati, è il raccordo autostradale Brebemi, che attraversa in senso est-ovest un tratto di media pianura lombarda; il percorso analitico-interpretativo proposto muove dal riconoscimento di evidenze in atto nel riassetto dell’organizzazione territoriale, ponendo in primo piano gli effetti (in particolare l’effetto-attesa) prevalentemente riconducibili all’autostrada Brebemi. La verifica delle trasformazioni intervenute, sia quelle fisicamente realizzate sia quelle contenute negli atti di pianificazione, è condotta attraverso l’utilizzo del GIS; l’utilizzo del GIS consente di offrire una serie di immagini territoriali quantitative sui fenomeni in atto, e promuove la ricerca di rappresentazioni pertinenti capaci di interpretare in modo efficace le dinamiche. Lo studio delle trasformazioni in atto è sviluppato attraverso l’analisi delle scelte di programmazione territoriale alla scala locale, e consentono di fare emergere alcuni aspetti sui quali si ritiene opportuno adeguato approfondimento: (i) la realizzazione di una grande infrastruttura come l’autostrada BreBeMi possiede rilievo di respiro regionale e inter-regionale e può quindi essere l’occasione per l’adozione di strumenti atti al governo a scala territoriale delle esternalità, positive e negative; (ii) l’utilizzo di strumentazioni GIS consente di mettere a sistema diverse banche dati territoriali per un’analisi quantitativa e qualitativa delle aree in trasformazione e per la rappresentazione delle variazioni e delle permanenze territoriali; in particolare interessante indagare funzioni tipicamente rapide a riorganizzare il proprio presidio territoriale, quali le polarità del commercio e del loisir. (iii) Il tema spesso citato ma scarsamente praticato della territorializzazione delle infrastrutture di comunicazione, quindi della ricerca di forme di integrazione della progettualità infrastrutturale con la progettualità d’area, rimanda a forme di perequazione/compensazione territoriali efficaci, in linea in questo caso con l’obiettivo regionale di “definizione di indirizzi di pianificazione atti a garantire processi di sviluppo sostenibili” (L.R. Lombardia 12/2005 Art.1, comma 3) in un quadro strategico delle funzioni sul territorio strutturato dal Piano Territoriale Regionale.

(2011). Il “triangolo” Milano-Bergamo-Brescia: verso nuovi equilibri sub-regionali [conference presentation - intervento a convegno]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/26328

Il “triangolo” Milano-Bergamo-Brescia: verso nuovi equilibri sub-regionali

ADOBATI, Fulvio;AZZINI, Andrea;PAVESI, Filippo Carlo
2011-01-01

Abstract

La porzione di territorio regionale lombardo posta fra i tre capoluoghi di Milano, Bergamo e Brescia rappresenta un triangolo-laboratorio in trasformazione di rilevante interesse, per la ricchezza di attività economiche che lo caratterizzano (specie nella fascia pedemontana), ma soprattutto per le intense dinamiche che lo percorrono; tale fenomeno è direttamente riconducibile alle importanti previsioni di riorganizzazione delle infrastrutture in atto (raccordi autostradali di Brebemi, Tangenziale Est esterna Milanese e Pedemontana lombarda, e la linea di Alta Capacità ferroviaria). La riflessione su questo ambito territoriale va opportunamente collocata entro il fenomeno di “pianurizzazione” (spostamento verso le pianure) che investe il denso ambito pedemontano lombardo (analogamente ad altri contesti prossimi), ove le aziende che ri-localizzano le proprie unità produttive e ancora più le unità logistico-commerciali, tendono progressivamente a “scivolare” verso la media pianura, attratte dalla disponibilità di spazio per i nuovi insediamenti e da un migliore profilo di accessibilità (esistente e atteso). L’intervento di maggiore rilievo, per l’avanzamento dell’iter progettuale e realizzativo, ma anche per gli effetti riconoscibili che sta producendo sugli assetti territoriali attraversati, è il raccordo autostradale Brebemi, che attraversa in senso est-ovest un tratto di media pianura lombarda; il percorso analitico-interpretativo proposto muove dal riconoscimento di evidenze in atto nel riassetto dell’organizzazione territoriale, ponendo in primo piano gli effetti (in particolare l’effetto-attesa) prevalentemente riconducibili all’autostrada Brebemi. La verifica delle trasformazioni intervenute, sia quelle fisicamente realizzate sia quelle contenute negli atti di pianificazione, è condotta attraverso l’utilizzo del GIS; l’utilizzo del GIS consente di offrire una serie di immagini territoriali quantitative sui fenomeni in atto, e promuove la ricerca di rappresentazioni pertinenti capaci di interpretare in modo efficace le dinamiche. Lo studio delle trasformazioni in atto è sviluppato attraverso l’analisi delle scelte di programmazione territoriale alla scala locale, e consentono di fare emergere alcuni aspetti sui quali si ritiene opportuno adeguato approfondimento: (i) la realizzazione di una grande infrastruttura come l’autostrada BreBeMi possiede rilievo di respiro regionale e inter-regionale e può quindi essere l’occasione per l’adozione di strumenti atti al governo a scala territoriale delle esternalità, positive e negative; (ii) l’utilizzo di strumentazioni GIS consente di mettere a sistema diverse banche dati territoriali per un’analisi quantitativa e qualitativa delle aree in trasformazione e per la rappresentazione delle variazioni e delle permanenze territoriali; in particolare interessante indagare funzioni tipicamente rapide a riorganizzare il proprio presidio territoriale, quali le polarità del commercio e del loisir. (iii) Il tema spesso citato ma scarsamente praticato della territorializzazione delle infrastrutture di comunicazione, quindi della ricerca di forme di integrazione della progettualità infrastrutturale con la progettualità d’area, rimanda a forme di perequazione/compensazione territoriali efficaci, in linea in questo caso con l’obiettivo regionale di “definizione di indirizzi di pianificazione atti a garantire processi di sviluppo sostenibili” (L.R. Lombardia 12/2005 Art.1, comma 3) in un quadro strategico delle funzioni sul territorio strutturato dal Piano Territoriale Regionale.
2011
Adobati, Fulvio; Azzini, Andrea; Pavesi, Filippo Carlo
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