“Dare la vita”, Michela Murgia's posthumous book, is a book that questions the role of the mother. A book in which we find Murgia's urgency to talk about her own being mother “of soul”, mother without pregnancy, choosing to build relationships with an explicit anti-normative project (what she names “queer family”); a personal experience that becomes nourishment and foundation to address the topic of GPA once again (the pregnancy - that appears to Murgia - without maternity). In this article, in a kind of remote dialogue, Barbara Pezzini lets herself be questioned by Murgia's words, going through the knots that emerge from reading and relaunching the questions they raise. From the light knot of the schwa, to the heavy knot of death; from the knots of money, law, blood and technology, to the knot of pregnancy, which is the knot of the mother: pregnancy, in giving life, «is» motherhood, meaning that pregnancy is not something else, it is not foreign to motherhood, although motherhood is also something else, the whole “else” that lies in parenthood (when giving life means accompanying a new being who has come into the world).

Libro postumo di Michela Murgia, “Dare la vita” è un libro che interroga il ruolo della madre: con l’urgenza dell’autrice di parlare della propria maternità d’anima, di intenzione, senza gravidanza, scelta nella costruzione di relazioni con un’esplicita progettualità anti-normativa (che dice con il nome di famiglia queer), e trovando nella propria esperienza alimento e fondamento per tornare a parlare di GPA (la gravidanza che a Murgia appare senza maternità). In una sorta di dialogo a distanza, nella sua lettura del libro Barbara Pezzini si lascia interrogare dalle parole di Murgia, attraversando i nodi che incontra sul filo della lettura e rilanciandone gli interrogativi. Dal nodo lieve dello schwa, al nodo greve della morte; dai nodi del denaro, del diritto, del sangue e la tecnologia, al nodo della gravidanza, che è il nodo della madre. La gravidanza, nel dare la vita, «è» maternità: nel senso che non è altro, non è estranea alla maternità, per quanto la maternità sia anche altro, tutto l’altro che sta nella genitorialità (quando dare la vita vuol dire accompagnare un nuovo essere umano venuto al mondo).

(2024). Pensieri e nodi sul filo della lettura di Dare la vita di Michela Murgia [journal article - articolo]. In GENIUS. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/266310

Pensieri e nodi sul filo della lettura di Dare la vita di Michela Murgia

Pezzini, Barbara
2024-01-01

Abstract

“Dare la vita”, Michela Murgia's posthumous book, is a book that questions the role of the mother. A book in which we find Murgia's urgency to talk about her own being mother “of soul”, mother without pregnancy, choosing to build relationships with an explicit anti-normative project (what she names “queer family”); a personal experience that becomes nourishment and foundation to address the topic of GPA once again (the pregnancy - that appears to Murgia - without maternity). In this article, in a kind of remote dialogue, Barbara Pezzini lets herself be questioned by Murgia's words, going through the knots that emerge from reading and relaunching the questions they raise. From the light knot of the schwa, to the heavy knot of death; from the knots of money, law, blood and technology, to the knot of pregnancy, which is the knot of the mother: pregnancy, in giving life, «is» motherhood, meaning that pregnancy is not something else, it is not foreign to motherhood, although motherhood is also something else, the whole “else” that lies in parenthood (when giving life means accompanying a new being who has come into the world).
articolo
2024
Libro postumo di Michela Murgia, “Dare la vita” è un libro che interroga il ruolo della madre: con l’urgenza dell’autrice di parlare della propria maternità d’anima, di intenzione, senza gravidanza, scelta nella costruzione di relazioni con un’esplicita progettualità anti-normativa (che dice con il nome di famiglia queer), e trovando nella propria esperienza alimento e fondamento per tornare a parlare di GPA (la gravidanza che a Murgia appare senza maternità). In una sorta di dialogo a distanza, nella sua lettura del libro Barbara Pezzini si lascia interrogare dalle parole di Murgia, attraversando i nodi che incontra sul filo della lettura e rilanciandone gli interrogativi. Dal nodo lieve dello schwa, al nodo greve della morte; dai nodi del denaro, del diritto, del sangue e la tecnologia, al nodo della gravidanza, che è il nodo della madre. La gravidanza, nel dare la vita, «è» maternità: nel senso che non è altro, non è estranea alla maternità, per quanto la maternità sia anche altro, tutto l’altro che sta nella genitorialità (quando dare la vita vuol dire accompagnare un nuovo essere umano venuto al mondo).
Pezzini, Barbara
(2024). Pensieri e nodi sul filo della lettura di Dare la vita di Michela Murgia [journal article - articolo]. In GENIUS. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/266310
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