Cent’anni di Beppe Fenoglio: il corpo e il sangue della provincia, lo spirito di ogni essere umano

In Fenoglio c’è una percezione della parola e della scrittura come corpo. Da un lato, la consistenza che può avere la parola del dialetto: nel romanzo «La Malora» lo scrittore attinge alle risorse del dialetto incorporando nella pagina espressioni, modi di dire, proverbi delle Langhe che Fenoglio sentiva come portatori di un mondo che rischiava di andare perduto, perché dove muore una parola muore tutto il mondo che le sta attorno. Dall’altro quel suo inglese inventato del «Partigiano Johnny» che qualcuno ha chiamato fenglese, perché in realtà era una lingua inventata, era la ricerca di un mondo espressivo che avesse una sua consistenza, fisica, sonora, diversa dall’italiano di grado zero ma anche dall’italiano letterario.