L’indagine dei materiali adoperati nell’ambito della scultura funeraria costituisce un tema di particolare interesse sia perché attraverso di esso si possono delineare le specificità stilistiche degli artisti, sia per individuare se esiste un rapporto tra la scelta della materia, il soggetto ritratto e il contesto paesaggistico in cui si inseriscono. I monumenti funerari sono tradizionalmente e in modo preponderante eseguiti in marmo e in bronzo; anche nel panorama di quelli realizzati all’interno del Cimitero unico di Bergamo si nota una predominanza dei materiali sopra citati. Lo scultore Giuseppe Siccardi, ad esempio, adopera soprattutto il marmo, mentre Francesco Spanghero trova la propria cifra stilistica nella combinazione del bronzo con la pietra rossa. Oltre alle opere realizzate usando materie più tradizionali il cimitero di Bergamo si caratterizza per la presenza cospicua di monumenti funerari in rame. Il materiale, lavorato in lamina e secondo la tecnica dello sbalzo e del cesello, costituisce un caso particolarmente interessante per la sua diffusione all’interno del camposanto e deve la sua presenza soprattutto all’attività dell’artista e artigiano Attilio Nani e della sua bottega. L'articolo si pone l'obiettivo di delineare le specificità degli scultori Francesco Spanghero e Attilio Nani attraverso un'analisi dei materiali da loro adoperati per la realizzazione di monumenti funebri.
(2024). Identificarsi attraverso la materia. Storie di metallo e di monumenti funebri [journal article - articolo]. In ATTI DELL'ATENEO DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI DI BERGAMO. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/268809
Identificarsi attraverso la materia. Storie di metallo e di monumenti funebri
Raimondo, Valentina
2024-01-01
Abstract
L’indagine dei materiali adoperati nell’ambito della scultura funeraria costituisce un tema di particolare interesse sia perché attraverso di esso si possono delineare le specificità stilistiche degli artisti, sia per individuare se esiste un rapporto tra la scelta della materia, il soggetto ritratto e il contesto paesaggistico in cui si inseriscono. I monumenti funerari sono tradizionalmente e in modo preponderante eseguiti in marmo e in bronzo; anche nel panorama di quelli realizzati all’interno del Cimitero unico di Bergamo si nota una predominanza dei materiali sopra citati. Lo scultore Giuseppe Siccardi, ad esempio, adopera soprattutto il marmo, mentre Francesco Spanghero trova la propria cifra stilistica nella combinazione del bronzo con la pietra rossa. Oltre alle opere realizzate usando materie più tradizionali il cimitero di Bergamo si caratterizza per la presenza cospicua di monumenti funerari in rame. Il materiale, lavorato in lamina e secondo la tecnica dello sbalzo e del cesello, costituisce un caso particolarmente interessante per la sua diffusione all’interno del camposanto e deve la sua presenza soprattutto all’attività dell’artista e artigiano Attilio Nani e della sua bottega. L'articolo si pone l'obiettivo di delineare le specificità degli scultori Francesco Spanghero e Attilio Nani attraverso un'analisi dei materiali da loro adoperati per la realizzazione di monumenti funebri.File | Dimensione del file | Formato | |
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