Le fragilità vissute portano le persone ad una riorganizzazione del sistema di vita, dei significati, delle relazioni. Ad una sorta di riscoperta, di ridisegno. Di nuovo sguardo. Questa “risposta” alla fragilità riconfigura in qualche modo la vita quotidiana, i suoi tempi e i suoi spazi, come pure le vicinanze che la abitano. E fa registrare, in alcuni casi, un arricchimento di possibilità creativamente organizzate proprio attorno alla fragilità fisica o psico-fisica. Scoprendo nuove possibilità per viverla in un mondo di senso, in abilità e impreviste capacità, in una trama di affetti e di cure. In altri casi si assiste, al contrario, ad una silenziosa “deriva” verso un progressivo impoverimento del senso, del desiderio e della capacità di aver cura di sé. A partire da condizioni di fragilità simili, da patologie simili, ci si può avviare in una direzione o nell’altra. Questo è deciso dal gioco di alcuni fattori: la presenza d’una rete familiare attenta; l’inserimento in reti e attenzioni di vicinato e prossimità; l’azione di figure di “mediazione” tra le persone fragili ed i servizi territoriali; la presenza di forme di volontariato capaci di creare relazioni, contesti sociali vivi e vitali; la cura delle dimensioni di senso; una ricchezza di relazioni tra spazi “privati” e spazi di convivenza; la possibilità di esercitare ruoli e forme di attività, come di sviluppare attività espressive.
Fraternità, uguaglianza e riconciliazione
LIZZOLA, Ivo
2012-01-01
Abstract
Le fragilità vissute portano le persone ad una riorganizzazione del sistema di vita, dei significati, delle relazioni. Ad una sorta di riscoperta, di ridisegno. Di nuovo sguardo. Questa “risposta” alla fragilità riconfigura in qualche modo la vita quotidiana, i suoi tempi e i suoi spazi, come pure le vicinanze che la abitano. E fa registrare, in alcuni casi, un arricchimento di possibilità creativamente organizzate proprio attorno alla fragilità fisica o psico-fisica. Scoprendo nuove possibilità per viverla in un mondo di senso, in abilità e impreviste capacità, in una trama di affetti e di cure. In altri casi si assiste, al contrario, ad una silenziosa “deriva” verso un progressivo impoverimento del senso, del desiderio e della capacità di aver cura di sé. A partire da condizioni di fragilità simili, da patologie simili, ci si può avviare in una direzione o nell’altra. Questo è deciso dal gioco di alcuni fattori: la presenza d’una rete familiare attenta; l’inserimento in reti e attenzioni di vicinato e prossimità; l’azione di figure di “mediazione” tra le persone fragili ed i servizi territoriali; la presenza di forme di volontariato capaci di creare relazioni, contesti sociali vivi e vitali; la cura delle dimensioni di senso; una ricchezza di relazioni tra spazi “privati” e spazi di convivenza; la possibilità di esercitare ruoli e forme di attività, come di sviluppare attività espressive.Pubblicazioni consigliate
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