L’idea dello scritto è quella di mostrare come filosofia e letteratura possano avere avuto con l’opera di Carlo Emilio Gadda un incontro quanto mai originale e produttivo. Per compiere questo esercizio sarà utilizzato un passo de’ La cognizione del dolore riletto con l’aiuto della filosofia che Gadda studiò, fin quasi alla laurea, fin dal 1928. In quell’anno Gadda invece di dedicarsi alla stesura della tesi di laurea in filosofia scrisse un dialogo filosofico, la Meditazione milanese, in cui metteva a frutto le filosofie di Spinoza, Leibniz e Kant. Partendo dal ribaltamento di gerarchia che Giorgio Agamben imprime alla luce e all’ombra (con un velocissimo sorvolo sulla filosofia aristotelica) e dando a quest’ultima il primato creativo/euristico, sarà indicato il meccanismo filosofico che regge la scena in cui Gonzalo Pirobutirro d’Eltino, il personaggio principale della Cognizione, sta per consumare una calda zuppa fumosa. Scena che trova proprio nell’ombra il suo più preciso punctum teoretico: solo sul limite sensibile tra luce ed ombra, e solo guardando l’ombra che incombe dallo sfondo, Gonzalo potrà avere cognizione del limite cognitivo che condiziona il vivere umano. Gli argomenti trattati nello scritto sono: la deformazione del reale, il groviglio di relazioni che necessariamente reggono la struttura della realtà così come Gadda la presenta, lo sfruttamento della filosofia kantiana, l’estetica, il monadismo leibniziano e il monismo spinoziano.

(2012). Carlo Emilio Gadda e la cognizione del mondo [journal article - articolo]. In ELEPHANT & CASTLE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/26932

Carlo Emilio Gadda e la cognizione del mondo

MERENDA, GIANMARIA
2012-01-01

Abstract

L’idea dello scritto è quella di mostrare come filosofia e letteratura possano avere avuto con l’opera di Carlo Emilio Gadda un incontro quanto mai originale e produttivo. Per compiere questo esercizio sarà utilizzato un passo de’ La cognizione del dolore riletto con l’aiuto della filosofia che Gadda studiò, fin quasi alla laurea, fin dal 1928. In quell’anno Gadda invece di dedicarsi alla stesura della tesi di laurea in filosofia scrisse un dialogo filosofico, la Meditazione milanese, in cui metteva a frutto le filosofie di Spinoza, Leibniz e Kant. Partendo dal ribaltamento di gerarchia che Giorgio Agamben imprime alla luce e all’ombra (con un velocissimo sorvolo sulla filosofia aristotelica) e dando a quest’ultima il primato creativo/euristico, sarà indicato il meccanismo filosofico che regge la scena in cui Gonzalo Pirobutirro d’Eltino, il personaggio principale della Cognizione, sta per consumare una calda zuppa fumosa. Scena che trova proprio nell’ombra il suo più preciso punctum teoretico: solo sul limite sensibile tra luce ed ombra, e solo guardando l’ombra che incombe dallo sfondo, Gonzalo potrà avere cognizione del limite cognitivo che condiziona il vivere umano. Gli argomenti trattati nello scritto sono: la deformazione del reale, il groviglio di relazioni che necessariamente reggono la struttura della realtà così come Gadda la presenta, lo sfruttamento della filosofia kantiana, l’estetica, il monadismo leibniziano e il monismo spinoziano.
journal article - articolo
2012
Merenda, Gianmaria
(2012). Carlo Emilio Gadda e la cognizione del mondo [journal article - articolo]. In ELEPHANT & CASTLE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/26932
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