The imperative to separate sex and love understood as significant emotional involvement, is today organized by the platform industry and promoted by the cultural industry. In the last decade, the use of platforms that organize online the offering of sexual services not by professionals but by ordinary people has spread and become normalized, with tens of millions of subscribers in Italy alone. This is a market that follows demand-supply dynamics based on erotic capital. We will show in particular how this imperative fits into a broader discourse on romantic relationships as a dangerous source of suffering and impediments to self-knowledge. In this case, sex and love are not only separated but opposed, according to a semantics of self-knowledge that occurs along the thread of sexual experiences and which bypasses deep knowledge of the other that, on the contrary, could hinder experimentation. Autonomy and emotional regulation to avoid attachment, where there is a sexual entrance into the relationship, shift from imperatives in the workplace to imperatives in intimate relationships.

L’imperativo di slegare sesso e amore, inteso come coinvolgimento emotivo importante, è oggi organizzato dall’industria delle piattaforme e promosso dall’industria culturale. Nell’ultimo decennio, si è diffuso e normalizzato l’utilizzo di piattaforme che organizzano online l’offerta di servizi sessuali da parte non di professionisti, ma di persone comuni, che contano oggi decine di milioni di iscritti solo in Italia. Si tratta di un mercato che segue dinamiche di domanda-offerta basata sul capitale erotico. Mostreremo in particolare come questo imperativo rientri in un più ampio discorso sulla relazione affettiva come pericolosa fonte di sofferenza e di impedimenti alla conoscenza di sé. In questo caso, sesso e amore non sono solo separati, ma contrapposti, secondo una semantica della conoscenza di sé che avviene sul filo delle esperienze sessuali e che prescinde dalla conoscenza profonda dell’altro che, anzi, potrebbe bloccare la sperimentazione. L’autonomia e la regolazione emotiva per evitare l’attaccamento, laddove vi sia un’entratura sessuale nella relazione, migrano da imperativi sul lavoro a imperativi nelle relazioni intime.

(2024). Dalla repressione sessuale alla soppressione emotiva? L’industria della separazione tra sesso e amore [journal article - articolo]. In SOCIOLOGIA ITALIANA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/273911

Dalla repressione sessuale alla soppressione emotiva? L’industria della separazione tra sesso e amore

Tomelleri, Stefano;
2024-01-01

Abstract

The imperative to separate sex and love understood as significant emotional involvement, is today organized by the platform industry and promoted by the cultural industry. In the last decade, the use of platforms that organize online the offering of sexual services not by professionals but by ordinary people has spread and become normalized, with tens of millions of subscribers in Italy alone. This is a market that follows demand-supply dynamics based on erotic capital. We will show in particular how this imperative fits into a broader discourse on romantic relationships as a dangerous source of suffering and impediments to self-knowledge. In this case, sex and love are not only separated but opposed, according to a semantics of self-knowledge that occurs along the thread of sexual experiences and which bypasses deep knowledge of the other that, on the contrary, could hinder experimentation. Autonomy and emotional regulation to avoid attachment, where there is a sexual entrance into the relationship, shift from imperatives in the workplace to imperatives in intimate relationships.
articolo
2024
L’imperativo di slegare sesso e amore, inteso come coinvolgimento emotivo importante, è oggi organizzato dall’industria delle piattaforme e promosso dall’industria culturale. Nell’ultimo decennio, si è diffuso e normalizzato l’utilizzo di piattaforme che organizzano online l’offerta di servizi sessuali da parte non di professionisti, ma di persone comuni, che contano oggi decine di milioni di iscritti solo in Italia. Si tratta di un mercato che segue dinamiche di domanda-offerta basata sul capitale erotico. Mostreremo in particolare come questo imperativo rientri in un più ampio discorso sulla relazione affettiva come pericolosa fonte di sofferenza e di impedimenti alla conoscenza di sé. In questo caso, sesso e amore non sono solo separati, ma contrapposti, secondo una semantica della conoscenza di sé che avviene sul filo delle esperienze sessuali e che prescinde dalla conoscenza profonda dell’altro che, anzi, potrebbe bloccare la sperimentazione. L’autonomia e la regolazione emotiva per evitare l’attaccamento, laddove vi sia un’entratura sessuale nella relazione, migrano da imperativi sul lavoro a imperativi nelle relazioni intime.
Tomelleri, Stefano; Gherardi, Laura
(2024). Dalla repressione sessuale alla soppressione emotiva? L’industria della separazione tra sesso e amore [journal article - articolo]. In SOCIOLOGIA ITALIANA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/273911
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