L’esperienza del corpo è un sapere talmente evidente da esser quasi dato per scontato, così come la sua vulnerabilità. Il saggio mostra come la messa in discussione dell’integrità personale, la condizione di malattia, trasformano il pensiero astratto della “suscettibilità ad essere ferito” in conclusione ontologica: la ferita mostra alla persona il suo essere corporeo e il suo essere limitato, quindi vulnerabile. L’adulto che accompagna il giovane nella crescita dovrebbe quindi proporre esperienze corporee attente non solo ad esaltare il corpo sano e integro, dovrebbe far sperimentare la condizione umana sempre vulnerabile e alla ricerca di senso, anche in condizione di malattia, disabilità o invecchiamento. A tal fine, si propone una pedagogia corporea volta al well-being e attenta allo iato tra il corpo biologico e il corpo vissuto.
(2014). Corporeità e fragilità antropologica interrogano l’educativo . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/274211
Corporeità e fragilità antropologica interrogano l’educativo
Crotti, Monica
2014-01-01
Abstract
L’esperienza del corpo è un sapere talmente evidente da esser quasi dato per scontato, così come la sua vulnerabilità. Il saggio mostra come la messa in discussione dell’integrità personale, la condizione di malattia, trasformano il pensiero astratto della “suscettibilità ad essere ferito” in conclusione ontologica: la ferita mostra alla persona il suo essere corporeo e il suo essere limitato, quindi vulnerabile. L’adulto che accompagna il giovane nella crescita dovrebbe quindi proporre esperienze corporee attente non solo ad esaltare il corpo sano e integro, dovrebbe far sperimentare la condizione umana sempre vulnerabile e alla ricerca di senso, anche in condizione di malattia, disabilità o invecchiamento. A tal fine, si propone una pedagogia corporea volta al well-being e attenta allo iato tra il corpo biologico e il corpo vissuto.File | Dimensione del file | Formato | |
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