Tutti oggi parlano del corpo. Non vi è ambito della ricerca scientifica contemporanea che non dichiari l'importanza di doverci fare i conti. La stessa realtà quotidiana è sommersa da processi comunicativi che fanno del corpo lo strumento privilegiato per la diffusione di comportamenti, sensibilità e forme per lo più finalizzati al consenso sociale e utili al mercato. Ma al riferirsi sempre più diffuso al corpo nei diversi contesti corrisponde effettivamente una nuova e autentica sensibilità formativa? L'idea di questo libro nasce a seguito di un convegno dall'omologo titolo in forma di domanda, provocatoria e anche un po' ruvida, tenutosi nell'aula magna dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Oltre ai contributi dei relatori intervenuti, qui rivisti e sviluppati, si è scelto in fase di stesura del libro di ospitarne altri. Ne è scaturito un volume che compone "voci" della pedagogia, della filosofia, della psicologia, dell'antropologia, della sociologia, delle neuroscienze e della medicina. Le riflessioni, che spaziano dall'osservazione e dall'analisi del piccolo contesto alla testimonianza autobiografica, al dialogo interpersonale, al macrosistema, pur nella loro diversità sono accomunate dall'identica tensione di immaginare scenari all'interno dei quali il parlare "del" corpo si coniughi con la scommessa di parlare "dal" corpo. Perché i saperi siano incorporati hanno infatti bisogno di un corpo che non sia solo pensato ma anche agito, fatto vivere nella relazione. Il corpo di cui parliamo è innanzitutto il corpo che abitiamo, il modo con cui personalmente lo esperiamo, praticandolo.

Corpi in genere? Per una democrazia dei corpi

ZATTI, Alberto
2012-01-01

Abstract

Tutti oggi parlano del corpo. Non vi è ambito della ricerca scientifica contemporanea che non dichiari l'importanza di doverci fare i conti. La stessa realtà quotidiana è sommersa da processi comunicativi che fanno del corpo lo strumento privilegiato per la diffusione di comportamenti, sensibilità e forme per lo più finalizzati al consenso sociale e utili al mercato. Ma al riferirsi sempre più diffuso al corpo nei diversi contesti corrisponde effettivamente una nuova e autentica sensibilità formativa? L'idea di questo libro nasce a seguito di un convegno dall'omologo titolo in forma di domanda, provocatoria e anche un po' ruvida, tenutosi nell'aula magna dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Oltre ai contributi dei relatori intervenuti, qui rivisti e sviluppati, si è scelto in fase di stesura del libro di ospitarne altri. Ne è scaturito un volume che compone "voci" della pedagogia, della filosofia, della psicologia, dell'antropologia, della sociologia, delle neuroscienze e della medicina. Le riflessioni, che spaziano dall'osservazione e dall'analisi del piccolo contesto alla testimonianza autobiografica, al dialogo interpersonale, al macrosistema, pur nella loro diversità sono accomunate dall'identica tensione di immaginare scenari all'interno dei quali il parlare "del" corpo si coniughi con la scommessa di parlare "dal" corpo. Perché i saperi siano incorporati hanno infatti bisogno di un corpo che non sia solo pensato ma anche agito, fatto vivere nella relazione. Il corpo di cui parliamo è innanzitutto il corpo che abitiamo, il modo con cui personalmente lo esperiamo, praticandolo.
book chapter - capitolo di libro
2012
Zatti, Alberto
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