Gioia e tristezza si verificano con grande frequenza nella vita quotidiana delle persone comuni. Scopo del presente studio è indagare le somiglianze e differenze tra i ricordi autobiografici riferiti a queste due emozioni. Hanno partecipato alla ricerca due gruppi di adulti confrontabili per età, genere e titolo di studio: i partecipanti del primo gruppo (N = 95) dovevano raccontare per iscritto un evento di gioia, mentre quelli del secondo gruppo (N = 90) un evento di tristezza. A tutti i partecipanti sono stati somministrati poi tre questionari self-report che valutavano rispettivamente l’esperienza soggettiva del ricordo, la centralità dell’evento e la condivisione sociale dell’emozione. I risultati hanno mostrato che le narrazioni di tristezza erano significativamente più lunghe delle narrazioni di gioia. Tuttavia, le due categorie di ricordi esaminate presentavano delle somiglianze sostanziali in relazione ad un ampio numero di variabili quali il livello di coerenza narrativa, le principali caratteristiche fenomenologiche del ricordo (es. vividezza, qualità, intensità emozionale) e il tasso di condivisione sociale delle emozioni. In conclusione, sebbene profondamente differenti sul piano della valenza edonica, gioia e tristezza sembrano avere un impatto simile sulla memoria autobiografica.
(2023). Gioia e tristezza a confronto: uno studio sulla memoria autobiografica emozionale [journal article - articolo]. In RICERCHE DI PSICOLOGIA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/277170
Gioia e tristezza a confronto: uno studio sulla memoria autobiografica emozionale
Zambetti, Elisa;Sotgiu, Igor
2023-01-01
Abstract
Gioia e tristezza si verificano con grande frequenza nella vita quotidiana delle persone comuni. Scopo del presente studio è indagare le somiglianze e differenze tra i ricordi autobiografici riferiti a queste due emozioni. Hanno partecipato alla ricerca due gruppi di adulti confrontabili per età, genere e titolo di studio: i partecipanti del primo gruppo (N = 95) dovevano raccontare per iscritto un evento di gioia, mentre quelli del secondo gruppo (N = 90) un evento di tristezza. A tutti i partecipanti sono stati somministrati poi tre questionari self-report che valutavano rispettivamente l’esperienza soggettiva del ricordo, la centralità dell’evento e la condivisione sociale dell’emozione. I risultati hanno mostrato che le narrazioni di tristezza erano significativamente più lunghe delle narrazioni di gioia. Tuttavia, le due categorie di ricordi esaminate presentavano delle somiglianze sostanziali in relazione ad un ampio numero di variabili quali il livello di coerenza narrativa, le principali caratteristiche fenomenologiche del ricordo (es. vividezza, qualità, intensità emozionale) e il tasso di condivisione sociale delle emozioni. In conclusione, sebbene profondamente differenti sul piano della valenza edonica, gioia e tristezza sembrano avere un impatto simile sulla memoria autobiografica.File | Dimensione del file | Formato | |
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