In this paper, the A. offers a new reading of Cesare Pavese’s Dialoghi con Leucò based on René Girard’s «Monstrous Double» theory. Literary scholars have mostly read Pavese’s work according to an anthropocentric model, whose plot represents an overcome of a pre-logic age thanks to Zeus’ law. Taking into account several passages from Il mestiere di vivere and from some essays (like Poesia e libertà), and by commenting on a few paradigmatic dialogues (La strada, La rupe, L’uomo-lupo, L’ospite, Gli dèi), the A. challenges this interpretative tradition; he also tries to show on a textual level how Pavese built his Dialoghi according to a positive dialectic between violence and sacred, preserving the monstrous trace of chaos in the Apollonian spirit
In questo saggio l’A. offre una nuova interpretazione dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese basata sulla teoria del doppio mostruoso di René Girard. All’interno della storia della critica pavesiana, si è consolidata l’idea che la parabola antropocentrica descritta da Pavese attraverso la sua riscrittura del mito rappresenti un’uscita dal caos titanico dell’età prelogica grazie all’avvento della legge di Zeus. Partendo da diversi passi del Mestiere di vivere e da alcuni saggi (in particolare, Poesia e libertà), e analizzando alcuni dialoghi paradigmatici (La strada, La rupe, L’uomo-lupo, L’ospite, Gli dèi), l’A. confuta suddetta tradizione interpretativa, dimostrando a livello testuale come Pavese abbia costruito i Dialoghi secondo una dialettica positiva tra violenza e sacro, conservando la traccia mostruosa del caos nello spirito apollineo.
(2014). «Tu consideri la realtà sempre come titanica». Pavese, Leucò e il doppio mostruoso [journal article - articolo]. In ITALIANISTICA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/278394
«Tu consideri la realtà sempre come titanica». Pavese, Leucò e il doppio mostruoso
Comparini, Alberto
2014-01-01
Abstract
In this paper, the A. offers a new reading of Cesare Pavese’s Dialoghi con Leucò based on René Girard’s «Monstrous Double» theory. Literary scholars have mostly read Pavese’s work according to an anthropocentric model, whose plot represents an overcome of a pre-logic age thanks to Zeus’ law. Taking into account several passages from Il mestiere di vivere and from some essays (like Poesia e libertà), and by commenting on a few paradigmatic dialogues (La strada, La rupe, L’uomo-lupo, L’ospite, Gli dèi), the A. challenges this interpretative tradition; he also tries to show on a textual level how Pavese built his Dialoghi according to a positive dialectic between violence and sacred, preserving the monstrous trace of chaos in the Apollonian spiritFile | Dimensione del file | Formato | |
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