Some reflections on recent developments of stakeholder management: “the value for stakeholders” The purpose of this paper is to provide as much as possible a sound basis for promoting Italian academic world an open and more informed debate about more recently developments of stakeholder management. In the author’s opinion Italian business administration culture is able to provide a significant contribution to the strong debate that took place, mostly in North America, in the last two decades (see Goodpaster 1991 to Freeman et al. 2010). The paper starts with an attempt to briefly clarify the epistemological status of the stakeholder theory. In particular, two relevant views are challenged: i) the constructivist perspective; ii) the approach that assimilates stakeholder theory to a strict natural science view. The paper also points out that stakeholder theory, although its economic useful application for pursuing a long term sustainable profit, can’t be reduced to a technique (or approach) for shareholders maximization (Jensen 2002), mostly because of its intrinsic connection between ethics and business. In addition, in this paper a theoretical model is presented so as to discuss the meaning and significance of the word “stakeholder theory”. In so doing, some general ideas of Freeman et al. 2010 about the nature of stakeholder theory (e.g. Separation Fallacy, Integration thesis I and II, Responsibility principle) are discussed. In the remainder the most focal and critical issues of stakeholder management are discussed. In particular attention is devoted to: i) the link between ethics and business; ii) the debate about its possible ethical relativism; iii) the problem of a multiple objective function of the stakeholder approach; iv) the view of capitalism of the managing for stakeholders; v) the identification and salience of stakeholders; vi) the reflections about shareholders rights.

Scopo del presente lavoro è fornire una base il più possibile solida per promuovere presso il mondo accademico italiano un aperto e informato dibattito sui più recenti sviluppi dello stakeholder management. Secondo l'autore la cultura economico-aziendale italiana può dare un significativo contributo all'intenso dibattito che ha avuto luogo, soprattutto nel Nord America, negli ultimi due decenni (da Goodpaster 1991 a Freeman e altri 2010). L'articolo esordisce con il tentativo di chiarificare in breve lo status epistemologico della teoria degli stakeholder. In particolare sono messi in discussione due rilevanti punti di vista: i) la prospettiva costruttivista; ii) l'approccio che assimila la teoria degli stakeholder ad una teoria delle scienze naturali in senso stretto. Il lavoro mette in evidenza che la teoria degli stakeholder, nonostante l'utilità economica di una sua applicazione per conseguire un profitto sostenibile nel lungo periodo, non può essere ridotta solo a una tecnica (o un approccio) per conseguire la massimizzazione del valore per gli azionisti (Jensen 2002), soprattutto per la sua intrinseca visione di una interconnessione fra etica e business. Viene presentato un modello teorico per potere esaminare il significato e la rilevanza della "stakeholder theory". Nel fare ciò sono discusse alcune generali idee di Freeman e altri 2010 sulla natura della "stakeholder theory" (cioè: la Fallacia della Separazione, le Tesi di Integrazione I e II, il Principio di Responsabilità). Nel resto dell'articolo sono analizzate le problematiche più importanti e critiche dello stakeholder management. In particolare è dedicata attenzione a: i) legame tra etica e business; ii) il dibattito sul possibile relativismo della stakeholder theory; iii) il problema della funzione obiettivo multipla dello stakeholder approach; iv) la visione del capitalismo secondo il managing for stakeholders; v) l'identificazione e la salienza degli stakeholders; vi) le riflessioni sui diritti degli stakeholders.

Alcune riflessioni sui recenti sviluppo dello stakeholder management: il "valore per gli stakeholder"

RUSCONI, Gianfranco
2012-01-01

Abstract

Some reflections on recent developments of stakeholder management: “the value for stakeholders” The purpose of this paper is to provide as much as possible a sound basis for promoting Italian academic world an open and more informed debate about more recently developments of stakeholder management. In the author’s opinion Italian business administration culture is able to provide a significant contribution to the strong debate that took place, mostly in North America, in the last two decades (see Goodpaster 1991 to Freeman et al. 2010). The paper starts with an attempt to briefly clarify the epistemological status of the stakeholder theory. In particular, two relevant views are challenged: i) the constructivist perspective; ii) the approach that assimilates stakeholder theory to a strict natural science view. The paper also points out that stakeholder theory, although its economic useful application for pursuing a long term sustainable profit, can’t be reduced to a technique (or approach) for shareholders maximization (Jensen 2002), mostly because of its intrinsic connection between ethics and business. In addition, in this paper a theoretical model is presented so as to discuss the meaning and significance of the word “stakeholder theory”. In so doing, some general ideas of Freeman et al. 2010 about the nature of stakeholder theory (e.g. Separation Fallacy, Integration thesis I and II, Responsibility principle) are discussed. In the remainder the most focal and critical issues of stakeholder management are discussed. In particular attention is devoted to: i) the link between ethics and business; ii) the debate about its possible ethical relativism; iii) the problem of a multiple objective function of the stakeholder approach; iv) the view of capitalism of the managing for stakeholders; v) the identification and salience of stakeholders; vi) the reflections about shareholders rights.
journal article - articolo
2012
Scopo del presente lavoro è fornire una base il più possibile solida per promuovere presso il mondo accademico italiano un aperto e informato dibattito sui più recenti sviluppi dello stakeholder management. Secondo l'autore la cultura economico-aziendale italiana può dare un significativo contributo all'intenso dibattito che ha avuto luogo, soprattutto nel Nord America, negli ultimi due decenni (da Goodpaster 1991 a Freeman e altri 2010). L'articolo esordisce con il tentativo di chiarificare in breve lo status epistemologico della teoria degli stakeholder. In particolare sono messi in discussione due rilevanti punti di vista: i) la prospettiva costruttivista; ii) l'approccio che assimila la teoria degli stakeholder ad una teoria delle scienze naturali in senso stretto. Il lavoro mette in evidenza che la teoria degli stakeholder, nonostante l'utilità economica di una sua applicazione per conseguire un profitto sostenibile nel lungo periodo, non può essere ridotta solo a una tecnica (o un approccio) per conseguire la massimizzazione del valore per gli azionisti (Jensen 2002), soprattutto per la sua intrinseca visione di una interconnessione fra etica e business. Viene presentato un modello teorico per potere esaminare il significato e la rilevanza della "stakeholder theory". Nel fare ciò sono discusse alcune generali idee di Freeman e altri 2010 sulla natura della "stakeholder theory" (cioè: la Fallacia della Separazione, le Tesi di Integrazione I e II, il Principio di Responsabilità). Nel resto dell'articolo sono analizzate le problematiche più importanti e critiche dello stakeholder management. In particolare è dedicata attenzione a: i) legame tra etica e business; ii) il dibattito sul possibile relativismo della stakeholder theory; iii) il problema della funzione obiettivo multipla dello stakeholder approach; iv) la visione del capitalismo secondo il managing for stakeholders; v) l'identificazione e la salienza degli stakeholders; vi) le riflessioni sui diritti degli stakeholders.
Rusconi, Gianfranco
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