La trasformazione globale del clima e le numerose calamità, naturali e non, che negli ultimi anni hanno interessato gran parte del pianeta, hanno portato diversi psicologi ad occuparsi di come le persone percepiscono, valutano e si rappresentano i rischi ambientali (cfr. Böhm e Pfister, 2001; Nerb e Spada, 2001). Con la presente indagine si è voluto focalizzare l’attenzione sulla rappresentazione soggettiva di uno dei rischi ambientali più minacciosi per la nostra società: il rischio idrogeologico. In particolare, la ricerca si poneva due obiettivi. Il primo era quello di individuare quali sono le reazioni cognitive, emozionali e comportamentali più frequenti che le persone mettono in atto in una situazione di crisi ambientale, quale ad esempio quella determinata da un’alluvione. Il secondo obiettivo era quello di analizzare in che modo l’esperienza vissuta in una situazione di emergenza modella le percezioni e rappresentazioni soggettive del rischio. A tal fine, abbiamo somministrato un questionario semi-strutturato a un gruppo di 80 persone che abitavano o lavoravano a Suno (No), un comune del Piemonte che il 3 maggio 2002 è stato alluvionato in seguito allo straripamento del torrente Meja. Il questionario era articolato in tre parti. Nella prima si chiedeva al soggetto di ripensare ai momenti vissuti durante l’emergenza e di rispondere ad alcune domande sulle sue reazioni all’evento. La seconda parte riguardava la rappresentazione delle cause del disastro e i processi di attribuzione di responsabilità. La terza parte, infine, si proponeva di conoscere l’opinione degli intervistati circa la possibilità di intervenire, individualmente o collettivamente, per prevenire le conseguenze delle calamità idrogeologiche. L’elaborazione dei dati è ancora in corso e i risultati completi saranno presentati in sede congressuale. Dalle prime analisi effettuate emergono tuttavia alcune interessanti correlazioni fra le variabili studiate che contribuiscono a meglio chiarire i processi cognitivi ed emozionali che sono in gioco nelle situazioni di rischio ed emergenza.

(2004). La rappresentazione soggettiva del rischio ambientale: un’analisi empirica condotta in un comune alluvionato in Piemonte [conference presentation - intervento a convegno]. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/27914

La rappresentazione soggettiva del rischio ambientale: un’analisi empirica condotta in un comune alluvionato in Piemonte

SOTGIU, Igor
2004-01-01

Abstract

La trasformazione globale del clima e le numerose calamità, naturali e non, che negli ultimi anni hanno interessato gran parte del pianeta, hanno portato diversi psicologi ad occuparsi di come le persone percepiscono, valutano e si rappresentano i rischi ambientali (cfr. Böhm e Pfister, 2001; Nerb e Spada, 2001). Con la presente indagine si è voluto focalizzare l’attenzione sulla rappresentazione soggettiva di uno dei rischi ambientali più minacciosi per la nostra società: il rischio idrogeologico. In particolare, la ricerca si poneva due obiettivi. Il primo era quello di individuare quali sono le reazioni cognitive, emozionali e comportamentali più frequenti che le persone mettono in atto in una situazione di crisi ambientale, quale ad esempio quella determinata da un’alluvione. Il secondo obiettivo era quello di analizzare in che modo l’esperienza vissuta in una situazione di emergenza modella le percezioni e rappresentazioni soggettive del rischio. A tal fine, abbiamo somministrato un questionario semi-strutturato a un gruppo di 80 persone che abitavano o lavoravano a Suno (No), un comune del Piemonte che il 3 maggio 2002 è stato alluvionato in seguito allo straripamento del torrente Meja. Il questionario era articolato in tre parti. Nella prima si chiedeva al soggetto di ripensare ai momenti vissuti durante l’emergenza e di rispondere ad alcune domande sulle sue reazioni all’evento. La seconda parte riguardava la rappresentazione delle cause del disastro e i processi di attribuzione di responsabilità. La terza parte, infine, si proponeva di conoscere l’opinione degli intervistati circa la possibilità di intervenire, individualmente o collettivamente, per prevenire le conseguenze delle calamità idrogeologiche. L’elaborazione dei dati è ancora in corso e i risultati completi saranno presentati in sede congressuale. Dalle prime analisi effettuate emergono tuttavia alcune interessanti correlazioni fra le variabili studiate che contribuiscono a meglio chiarire i processi cognitivi ed emozionali che sono in gioco nelle situazioni di rischio ed emergenza.
2004
Galati, Dario; Miceli, Renato; Sotgiu, Igor
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