L'articolo si propone di indagare l'utilizzo e la valenza dell'ombra nell'opera dell'artista Christian Boltanski sullo sfondo del complesso panorama dell'arte contemporanea dove l'ombra, non più indice della resa realistica dei corpi, assume un ruolo centrale nella dialettica assenza-presenza. Boltanski fa dell'ombra uno dei principali supporti espressivi dei temi a lui più cari: l'evanescenza del ricordo, la fluidità dell'essere, il rapporto tra memoria individuale e memoria collettiva, il confronto con la tragicità della storia, dell'oblio, della morte. L'ombra assume nell'opera dell'artista diverse manifestazioni. Si tratta, in certi casi, di ombre proiettate che, richiamando l'antica tradizione del teatro d'ombre, intrecciano la dimensione ludica a quella onirica, marcatamente ambigua e perturbante; in altri casi, di ritratti fotografici resi sfocati e spettrali dall'avvolgimento di ombre e luci fioche a dire la fugacità del ricordo e la dimensione mortifera dell'essere; in altri casi ancora, si tratta di volti proiettati su brandelli di lenzuola bianche, nuove veroniche non acheropite, indici di uno stato di progressivo svuotamento. Queste diverse espressioni dell'ombra, nell'intreccio e nella molteplicità dei significati, non scivolano nella nostalgia né nella morbosità e, soprattutto, smantellano ogni slancio metafisico attraverso un costante richiamo alla contingenza e singolarità dell'esistenza. Boltanski, dunque, carica l'ombra di valenze nuove e complesse che congiungono, sintomaticamente, i tratti dominanti dell'età contemporanea. Nell'epoca dell'evanescenza dell'identità del soggetto, l'ombra intrattiene un fecondo dialogo con il problema dalla memoria (individuale e collettiva): essa è una delle manifestazioni principali di quei resti e relitti che, anche a fronte delle tragedie storiche, si sostituiscono alla totalità del documento memoriale. Sono queste reliquie laiche che, nella fluidità del tempo, sopravvivono e che, metamorfosandosi, si conservano nella liquidità del ricordo.
(2012). Nell'ombra liquida della memoria. Attraverso l'opera di Christian Boltanski [journal article - articolo]. In ELEPHANT & CASTLE. Retrieved from http://hdl.handle.net/10446/28122
Nell'ombra liquida della memoria. Attraverso l'opera di Christian Boltanski
BARCELLA, Daniela
2012-01-01
Abstract
L'articolo si propone di indagare l'utilizzo e la valenza dell'ombra nell'opera dell'artista Christian Boltanski sullo sfondo del complesso panorama dell'arte contemporanea dove l'ombra, non più indice della resa realistica dei corpi, assume un ruolo centrale nella dialettica assenza-presenza. Boltanski fa dell'ombra uno dei principali supporti espressivi dei temi a lui più cari: l'evanescenza del ricordo, la fluidità dell'essere, il rapporto tra memoria individuale e memoria collettiva, il confronto con la tragicità della storia, dell'oblio, della morte. L'ombra assume nell'opera dell'artista diverse manifestazioni. Si tratta, in certi casi, di ombre proiettate che, richiamando l'antica tradizione del teatro d'ombre, intrecciano la dimensione ludica a quella onirica, marcatamente ambigua e perturbante; in altri casi, di ritratti fotografici resi sfocati e spettrali dall'avvolgimento di ombre e luci fioche a dire la fugacità del ricordo e la dimensione mortifera dell'essere; in altri casi ancora, si tratta di volti proiettati su brandelli di lenzuola bianche, nuove veroniche non acheropite, indici di uno stato di progressivo svuotamento. Queste diverse espressioni dell'ombra, nell'intreccio e nella molteplicità dei significati, non scivolano nella nostalgia né nella morbosità e, soprattutto, smantellano ogni slancio metafisico attraverso un costante richiamo alla contingenza e singolarità dell'esistenza. Boltanski, dunque, carica l'ombra di valenze nuove e complesse che congiungono, sintomaticamente, i tratti dominanti dell'età contemporanea. Nell'epoca dell'evanescenza dell'identità del soggetto, l'ombra intrattiene un fecondo dialogo con il problema dalla memoria (individuale e collettiva): essa è una delle manifestazioni principali di quei resti e relitti che, anche a fronte delle tragedie storiche, si sostituiscono alla totalità del documento memoriale. Sono queste reliquie laiche che, nella fluidità del tempo, sopravvivono e che, metamorfosandosi, si conservano nella liquidità del ricordo.File | Dimensione del file | Formato | |
---|---|---|---|
barcella ombra.pdf
accesso aperto
Descrizione: publisher's version - versione dell'editore
Versione:
publisher's version - versione editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione del file
2.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.09 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo