La ricerca indaga la dimensione spaziale nella qualità dell’abitare dal punto di vista geografico, adottando una metodologia modulare. La fase preliminare riguarda infatti l’approfondimento teorico sui temi del benessere, considerando lo spazio relativo e relazionale (Lévy, Lussault, 2003) e focalizzando il ruolo ricoperto dall’esperienza dell’abitante (Tuan, 1977) nella conoscenza dei luoghi. Si analizzano quindi i parametri prodotti dagli enti internazionali, quali ONU, OCSE e Eurostat, per la creazione di ranking della felicità e del benessere: emerge l’assenza della dimensione spaziale. Viene presentato il sistema digitale utilizzato per la fase di consultazione sollecitata degli abitanti: la Happy Places Map che esamina le caratteristiche della relazione felice tra abitanti e luoghi. Si manifesta la necessità di concentrarsi sulla scala del quartiere, indagando gli aspetti quotidiani dell’esperienza di benessere o di disagio nei luoghi: si intraprende così una consultazione mirata di interlocutori privilegiati. Infine, nella ultima fase dell’analisi, vengono elaborati i risultati ottenuti, proponendo un’integrazione dei parametri delineati dagli enti internazionali e uno schema per la rilevazione qualitativa semi-strutturata utile alla ricerca di terreno. La ricerca fornisce dunque degli elementi utili al fine di considerare anche gli aspetti spaziali nella misurazione degli indicatori di benessere e qualità della vita.

(2024). La dimensione spaziale della qualità dell’abitare. Un approccio critico tra geografie dell’esperienza e cartografie digitali . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/282729 Retrieved from http://dx.doi.org/10.13122/978-88-97413-95-0

La dimensione spaziale della qualità dell’abitare. Un approccio critico tra geografie dell’esperienza e cartografie digitali

Rodeschini, Marta
2024-01-01

Abstract

La ricerca indaga la dimensione spaziale nella qualità dell’abitare dal punto di vista geografico, adottando una metodologia modulare. La fase preliminare riguarda infatti l’approfondimento teorico sui temi del benessere, considerando lo spazio relativo e relazionale (Lévy, Lussault, 2003) e focalizzando il ruolo ricoperto dall’esperienza dell’abitante (Tuan, 1977) nella conoscenza dei luoghi. Si analizzano quindi i parametri prodotti dagli enti internazionali, quali ONU, OCSE e Eurostat, per la creazione di ranking della felicità e del benessere: emerge l’assenza della dimensione spaziale. Viene presentato il sistema digitale utilizzato per la fase di consultazione sollecitata degli abitanti: la Happy Places Map che esamina le caratteristiche della relazione felice tra abitanti e luoghi. Si manifesta la necessità di concentrarsi sulla scala del quartiere, indagando gli aspetti quotidiani dell’esperienza di benessere o di disagio nei luoghi: si intraprende così una consultazione mirata di interlocutori privilegiati. Infine, nella ultima fase dell’analisi, vengono elaborati i risultati ottenuti, proponendo un’integrazione dei parametri delineati dagli enti internazionali e uno schema per la rilevazione qualitativa semi-strutturata utile alla ricerca di terreno. La ricerca fornisce dunque degli elementi utili al fine di considerare anche gli aspetti spaziali nella misurazione degli indicatori di benessere e qualità della vita.
2024
Rodeschini, Marta
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