Quando nel 2010 Alberto Castoldi scrive "Congedi", egli aveva raggiunto la serenità e l’esperienza per posare il pensiero sulla perdita traumatica dell’orizzonte di senso che segue all’affermazione della nuova civiltà borghese. “Congedo” è una parola che raccoglie in sé una ambiguità: ci si può congedare, allontanandosi, oppure si può congedare qualcuno, come il padrone che dà congedo al servitore. Forse è per questo che l’autore di Congedi, il cui interesse è catturato da La crisi dei valori nella modernità in cui consiste il sottotitolo dello scritto, sceglie di usare la parola al plurale. Castoldi si fa flâneur viaggiatore errante nel tempo, fra la modernità e la contemporaneità, alla ricerca di tracce che diano testimonianza della “perdita di senso”, che della paura è origine. Un viaggio in cui la vista si poggia con insistente curiosità sull’Europa e sul nichilismo che la tormenta.

(2024). Congedandosi dalla paura: Alberto Castoldi sulla crisi dei valori nella modernità . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/283311

Congedandosi dalla paura: Alberto Castoldi sulla crisi dei valori nella modernità

Lucarelli, Stefano
2024-01-01

Abstract

Quando nel 2010 Alberto Castoldi scrive "Congedi", egli aveva raggiunto la serenità e l’esperienza per posare il pensiero sulla perdita traumatica dell’orizzonte di senso che segue all’affermazione della nuova civiltà borghese. “Congedo” è una parola che raccoglie in sé una ambiguità: ci si può congedare, allontanandosi, oppure si può congedare qualcuno, come il padrone che dà congedo al servitore. Forse è per questo che l’autore di Congedi, il cui interesse è catturato da La crisi dei valori nella modernità in cui consiste il sottotitolo dello scritto, sceglie di usare la parola al plurale. Castoldi si fa flâneur viaggiatore errante nel tempo, fra la modernità e la contemporaneità, alla ricerca di tracce che diano testimonianza della “perdita di senso”, che della paura è origine. Un viaggio in cui la vista si poggia con insistente curiosità sull’Europa e sul nichilismo che la tormenta.
2024
Lucarelli, Stefano
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