Following Agamben’s insight about Carl Schmitt’s strategic use of the concepts of politics, war and seriousness, and, in a subordinate position, game, this article inquires the category of the Political as the limit of politics in its fundamental relationship with law: is it possible to split politics and law, as Agamben aims to do in the wake of Walter Benjamin? Is it possible, by revealing Schmitt’s strategic censorship of game, to decouple pure politics from law? What is the price that political ontology must pay by losing, along with the original violence, the topology of politics that constitutional democracies inherit from Schmitt, according to which politics and law are co-original and mutually legitimising?
Accettando l’invito avanzato da Giorgio Agamben nel 2018 a ripensare l’uso strategico che Carl Schmitt fa dei concetti di politica, guerra, serietà, mantenendo il concetto di gioco in posizione di subordine, questo articolo interroga la categoria del Politico come limite e confine della politica nel suo rapporto fondamentale con il diritto: è possibile isolare la politica dal diritto, così come, sulla scorta di Walter Benjamin, intende fare Agamben? In altri termini, è possibile, rivelando la censura strategica operata da Schmitt nei confronti del gioco e dunque rendendola nuovamente operativa nella forma della profanazione, sganciare una politica pura dal diritto? Qual è il prezzo che l’ontologia politica, e la sua esplorazione di un antigiuridismo praticato in nome di una superiore idea di diritto, devono pagare perdendo, assieme alla violenza originaria, la topologia dei confini della politica che le democrazie costituzionali ereditano dal pensiero di Schmitt, secondo la quale politica e diritto sono cooriginari e si legittimano vicendevolmente?
(2022). La politica (non) è una cosa seria. Prospettive di studio a partire dal paradigma del gioco [journal article - articolo]. In TEORIA E STORIA DEL DIRITTO PRIVATO. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/286390
La politica (non) è una cosa seria. Prospettive di studio a partire dal paradigma del gioco
Crosato, Carlo
2022-01-01
Abstract
Following Agamben’s insight about Carl Schmitt’s strategic use of the concepts of politics, war and seriousness, and, in a subordinate position, game, this article inquires the category of the Political as the limit of politics in its fundamental relationship with law: is it possible to split politics and law, as Agamben aims to do in the wake of Walter Benjamin? Is it possible, by revealing Schmitt’s strategic censorship of game, to decouple pure politics from law? What is the price that political ontology must pay by losing, along with the original violence, the topology of politics that constitutional democracies inherit from Schmitt, according to which politics and law are co-original and mutually legitimising?File | Dimensione del file | Formato | |
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