Il volume offre una riflessione sul potenziale trasformativo della crisi pandemica da Covid-19 sulla base dei dati raccolti attraverso due web survey condotte a distanza di poco più di un anno (maggio/giugno 2020 e settembre/ottobre 2021). A quattro anni di distanza dal primo caso ufficiale di contagio registrato in Italia poco sembra essere rimasto di quell’onda emotiva suscitata dallo shock di scoprirsi fragili, vulnerabili, soli, impotenti, ma anche più solidali e consapevoli di un destino comune, di fronte al pericolo di una morte di massa. Quel pensiero che più aleggiava nelle menti di ciascuno, ripetuto come un mantra dai media e dalle più autorevoli istituzioni, che “nulla più sarebbe stato come prima” sembra ormai lontano non tanto perché la malattia da Covid-19 sia stata debellata ma perché la “normalità” ci ha reso immuni dalla stessa. I contributi raccolti nel volume analizzano il come e i perché di questa mancata trasformazione, evidente già nell’arco di tempo coperto dalla ricerca, nel rapporto tra cittadini e istituzioni nazionali ed europee, in termini di memorie condivise, di solidarietà sociale e istituzionale, di un senso di responsabilità diffusa e di appartenenza inclusiva.
(2024). Memorabile, non commemorabile. Il mancato riconoscimento simbolico della pandemia nella memoria collettiva . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/287973
Memorabile, non commemorabile. Il mancato riconoscimento simbolico della pandemia nella memoria collettiva
Migliorati, Lorenzo;
2024-01-01
Abstract
Il volume offre una riflessione sul potenziale trasformativo della crisi pandemica da Covid-19 sulla base dei dati raccolti attraverso due web survey condotte a distanza di poco più di un anno (maggio/giugno 2020 e settembre/ottobre 2021). A quattro anni di distanza dal primo caso ufficiale di contagio registrato in Italia poco sembra essere rimasto di quell’onda emotiva suscitata dallo shock di scoprirsi fragili, vulnerabili, soli, impotenti, ma anche più solidali e consapevoli di un destino comune, di fronte al pericolo di una morte di massa. Quel pensiero che più aleggiava nelle menti di ciascuno, ripetuto come un mantra dai media e dalle più autorevoli istituzioni, che “nulla più sarebbe stato come prima” sembra ormai lontano non tanto perché la malattia da Covid-19 sia stata debellata ma perché la “normalità” ci ha reso immuni dalla stessa. I contributi raccolti nel volume analizzano il come e i perché di questa mancata trasformazione, evidente già nell’arco di tempo coperto dalla ricerca, nel rapporto tra cittadini e istituzioni nazionali ed europee, in termini di memorie condivise, di solidarietà sociale e istituzionale, di un senso di responsabilità diffusa e di appartenenza inclusiva.File | Dimensione del file | Formato | |
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