“Il territorio è un deposito” asseriva Bernardo Secchi negli anni Ottanta tra le pagine di Casabella, in quanto “magazzino di oggetti e di segni che testimoniano del passato”. Un esteso insieme di materiali all’interno del quale è possibile anche intravvedere la presenza di numerose architetture e spazi aperti inutilizzati. In questo “arcipelago del non uso” rientrano luoghi eterogenei e appartenenti a una complessa tassonomia, che nel tempo si è accresciuta includendo situazioni riconducibili a forme e ragioni di inutilizzo molto diverse tra loro.
(2017). Un atlante dell'abbandono per la grande Milano [professional journal article - articolo su rivista professionale/divulgativa]. In ARCIPELAGOMILANO. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/288335
Un atlante dell'abbandono per la grande Milano
Garda, Emanuele;
2017-06-28
Abstract
“Il territorio è un deposito” asseriva Bernardo Secchi negli anni Ottanta tra le pagine di Casabella, in quanto “magazzino di oggetti e di segni che testimoniano del passato”. Un esteso insieme di materiali all’interno del quale è possibile anche intravvedere la presenza di numerose architetture e spazi aperti inutilizzati. In questo “arcipelago del non uso” rientrano luoghi eterogenei e appartenenti a una complessa tassonomia, che nel tempo si è accresciuta includendo situazioni riconducibili a forme e ragioni di inutilizzo molto diverse tra loro.File | Dimensione del file | Formato | |
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