Verso una riforma degli spazi aperti: il trasferimento dei diritti edificatori e la rigenerazione del territorio periurbano

The new city plan, recently approved by Desio town council (Province: Monza e della Brianza / north-northeast of Milan), introduced innovative principles and actions for the agricultural spaces regeneration. These principles aim to transfer the buildings, localized in the farming zones, to the city boundaries, promoting the soil de-sealing and the consequent regeneration of rural areas. The owners that voluntary decide to demolish such buildings obtain development rights (sized using ad hoc rules), that could be realized in specific densification area inside the urbanized areas (identified by the city plan). Consequently the soils that have been recovered from the buildings and made permeable again will finally be transferred free of charge to the City of Desio.

Sulle spalle di Milano si estende un’ampia conurbazione dalla complessa fisionomia. In questo denso territorio il Comune di Desio rappresenta una presenza emblematica per l’evidente compromissione degli spazi agricoli. A partire da queste premesse l’Amministrazione comunale ha avviato la revisione del piano urbanistico (approvato nel settembre 2014) che si è configurata come una occasione di straordinaria importanza per ridefinire le sorti di una città dopo decenni di crescita tumultuosa. Tra le scelte adottate vi sono innovative indicazioni per la riqualificazione degli spazi periurbani che consistono nella possibilità di trasferire i fabbricati localizzati nelle zone agricole all’interno della città costruita attuando una politica di deimpermeabilizzazione dei suoli. Ai proprietari che demoliscono i fabbricati sono riconosciuti dei diritti edificatori così dimensionati: - per gli edifici ad uso residenziale o commerciale è possibile trasferire il 200% della SLP esistente; - per gli edifici ad uso produttivo o artigianale è possibile trasferire il 150% dell’esistente (con mantenimento dell’uso produttivo ed artigianale nella nuova sede) o il 100% (con nuova destinazione ad uso residenziale). L’allocazione dei diritti avverrebbe in due tipologie di aree. La prima fattispecie riguarderebbe estesi Ambiti di Riqualificazione Urbana: gli ARU per il trasferimento volumetrico a destinazione residenziale (ARU_t) e gli ARU per il completamento produttivo (ARU_p). Per i primi si riconosce ai proprietari delle aree che accolgono i diritti, un indice edificatorio pari a 0,2 mq/mq ma si impone per l’attuazione il raggiungimento di un indice di 0,4 mq/mq. Negli ARU_p il trasferimento dei diritti avverrebbe nella misura massima del 20% oltre la SLP già riconosciuta. Il trasferimento potrà avvenire anche nelle zone di piano identificate come “Isolati con edilizia aperta” (aree residenziali con edifici al centro del lotto) e nelle zone dei “Tessuti e lotti multifunzionali” (densi isolati o porzione di isolato a plurima funzione). L’allocazione parziale dei diritti avverrebbe con interventi di sostituzione edilizia e di nuova edificazione (lotti liberi), fino al raggi ungimento di una soglia minima. Con la rimozione degli edifici esistenti ed il trasferimento dei diritti edificatori maturati, i soggetti privati provvedono al ripristino ambientale delle aree e alla sua cessione gratuita al Comune.