La Legge del 6 gennaio del 2004, attesa da oltre vent’anni, ha riformato il codice civile, introducendo nuovi principi e strumenti a favore delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia. A mezzo di tale legge, di straordinaria rilevanza etico-sociale, si è realizzato un cambiamento radicale, non solo di contenuti, ma anche di concetti e terminologia. La Legge di 2004 pone la persona nel centro dell’universo dell’handicap, della vecchiaia, di tutte le altre manifestazioni di fragilità umana. In altre parole, il diritto ad essere persona e, pertanto, il diritto irrinunciabile all’effettiva inclusione nella società, tutelandone i diritti fondamentali ed assicurando una misura di protezione adeguata alle sue concrete esigenze e necessità, stimolando, nella misura massima possibile, le sue residue energie e capacità psicofísiche, per molto scarse che queste siano. L’amministrazione di sostegno si interseca col problema del consenso informato, comprensivo della facoltà del paziente capace di accettare o interrompere una terapia (fino al punto di lasciarsi morire), che trova un fondamento diretto negli artt. 2, 13 e 32 della Costituzione. La Legge offre una risposta alla condizione dell’individuo che non è in condizioni di esprimersi né, verosimilmente, di recuperare la coscienza, per permettere che quest’ ultimo disponga per quando, eventualmente, non ne sarà in grado, nominando a tale fine un fiduciario (l’amministratore), legittimato a respingere trattamenti sanitari essenziali. In tal senso, i principi costituzionali della libertà personale, il pluralismo, il consenso informato, il diritto a rifiutare i trattamenti sanitari ex art. 32 Cost. (in una ottica liberale e democratica), hanno già lo strumento per essere resi effettivi, ovvero l’amministrazione di sostegno, quale forma di diritto ‘mite’.

Amministrazione di sostegno. Un diritto mite per il fine-vita

ROSSI, Stefano
2013-01-01

Abstract

La Legge del 6 gennaio del 2004, attesa da oltre vent’anni, ha riformato il codice civile, introducendo nuovi principi e strumenti a favore delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia. A mezzo di tale legge, di straordinaria rilevanza etico-sociale, si è realizzato un cambiamento radicale, non solo di contenuti, ma anche di concetti e terminologia. La Legge di 2004 pone la persona nel centro dell’universo dell’handicap, della vecchiaia, di tutte le altre manifestazioni di fragilità umana. In altre parole, il diritto ad essere persona e, pertanto, il diritto irrinunciabile all’effettiva inclusione nella società, tutelandone i diritti fondamentali ed assicurando una misura di protezione adeguata alle sue concrete esigenze e necessità, stimolando, nella misura massima possibile, le sue residue energie e capacità psicofísiche, per molto scarse che queste siano. L’amministrazione di sostegno si interseca col problema del consenso informato, comprensivo della facoltà del paziente capace di accettare o interrompere una terapia (fino al punto di lasciarsi morire), che trova un fondamento diretto negli artt. 2, 13 e 32 della Costituzione. La Legge offre una risposta alla condizione dell’individuo che non è in condizioni di esprimersi né, verosimilmente, di recuperare la coscienza, per permettere che quest’ ultimo disponga per quando, eventualmente, non ne sarà in grado, nominando a tale fine un fiduciario (l’amministratore), legittimato a respingere trattamenti sanitari essenziali. In tal senso, i principi costituzionali della libertà personale, il pluralismo, il consenso informato, il diritto a rifiutare i trattamenti sanitari ex art. 32 Cost. (in una ottica liberale e democratica), hanno già lo strumento per essere resi effettivi, ovvero l’amministrazione di sostegno, quale forma di diritto ‘mite’.
book chapter - capitolo di libro
2013
Rossi, Stefano
File allegato/i alla scheda:
Non ci sono file allegati a questa scheda.
Pubblicazioni consigliate

Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10446/29012
Citazioni
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact