In the West, the so-called ‘Justinian plague’ arrived at different stages, from North Africa to the Italic and Iberian peninsulas, from Gaul to Britain, and the hagiographic narratives handed down to us reflect this discontinuity in their fragmentary nature. In this paper, the sources from turn to turn reflecting the diffusion of the disease will be investigated in a synchronic order; thus considering each time the different geographical areas involved in a broad context that includes the Mediterranean and the current Western European continent, between the year of the onset of the plague 542 and the mid-8th century. The greatest literary evidence for the spread of the Justinian plague in the West comes from Gregory of Tours; through his work we can locate at least six successive epidemic waves during the 6th century, in Gaul and Italy (the work of Pope Gregory I is fundamental for the history of the peninsula, since it evokes the very plague that killed his predecessor, Pelagius II, in early 590). The Iberian Peninsula and the British Isles, the former hard hit as early as 543, the latter witnessed manifestations of the disease of increasing severity in the 7th century.

In Occidente la cosiddetta ‘peste giustinianea’ giunge in fasi diverse nell’esteso territorio, dal Nord Africa, alle penisola italica e iberica, dalla Gallia alla Britannia, e le narrazioni agiografiche tramandateci rispecchiano questa discontinuità nella loro frammentarietà. Le prime fasi, fino al 600, sono documentate soprattutto dalla cronachistica e dalla storiografia e letteratura religiosa (su tutti Corippo e Vittore di Tunnuna per l’Africa, Gregorio di Tours per la Gallia, in particolare nelle Vitae Patrum, e Gregorio Magno per la penisola italica). La penisola iberica e le isole britanniche, la prima colpita duramente già dal 543, l’altra con prime registrazioni annalistiche risalenti al 576, assistono a manifestazioni del morbo di crescente gravità nel secolo VII. Tuttavia, per analizzare il primo contesto di nuovo si ricorre a un corpus di sermoni di area toletana; mentre per il settore britannico, il contributo dell’agiografia è consistente. Qui il monachesimo si sviluppa rapidamente, con precoce vocazione assistenziale, ciò provoca nondimeno una maggiore diffusione della malattia e i resoconti agiografici segnalano con efficacia questa dinamica (Adomnán, Vita Columbae; Stephanus, Vita Wilfridi; Beda, Vita Cuthberti). Tarde testimonianze riportano alla situazione della penisola italica durante il papato di Gregorio I; risulta fondamentale il contributo dato da Paolo Diacono, che trova riscontri nell’agiografia di Giovanni Diacono dedicata a Gregorio Magno, del secolo successivo (IX). L’opera riferisce riguardo all’ascesa al soglio pontificio di Gregorio proprio evocando la peste che uccide il predecessore, Pelagio II, agli inizi del 590 (Ioh. Diac. Vita Greg. I,34-43).

(2024). Fra l'umano e il divino: la peste giustinianea come colpa, punizione e cura nelle agiografie occidentali [journal article - articolo]. In RIVISTA DI STUDI BIZANTINI E NEOELLENICI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/290566

Fra l'umano e il divino: la peste giustinianea come colpa, punizione e cura nelle agiografie occidentali

Gritti, Elena
2024-01-01

Abstract

In the West, the so-called ‘Justinian plague’ arrived at different stages, from North Africa to the Italic and Iberian peninsulas, from Gaul to Britain, and the hagiographic narratives handed down to us reflect this discontinuity in their fragmentary nature. In this paper, the sources from turn to turn reflecting the diffusion of the disease will be investigated in a synchronic order; thus considering each time the different geographical areas involved in a broad context that includes the Mediterranean and the current Western European continent, between the year of the onset of the plague 542 and the mid-8th century. The greatest literary evidence for the spread of the Justinian plague in the West comes from Gregory of Tours; through his work we can locate at least six successive epidemic waves during the 6th century, in Gaul and Italy (the work of Pope Gregory I is fundamental for the history of the peninsula, since it evokes the very plague that killed his predecessor, Pelagius II, in early 590). The Iberian Peninsula and the British Isles, the former hard hit as early as 543, the latter witnessed manifestations of the disease of increasing severity in the 7th century.
articolo
2024
In Occidente la cosiddetta ‘peste giustinianea’ giunge in fasi diverse nell’esteso territorio, dal Nord Africa, alle penisola italica e iberica, dalla Gallia alla Britannia, e le narrazioni agiografiche tramandateci rispecchiano questa discontinuità nella loro frammentarietà. Le prime fasi, fino al 600, sono documentate soprattutto dalla cronachistica e dalla storiografia e letteratura religiosa (su tutti Corippo e Vittore di Tunnuna per l’Africa, Gregorio di Tours per la Gallia, in particolare nelle Vitae Patrum, e Gregorio Magno per la penisola italica). La penisola iberica e le isole britanniche, la prima colpita duramente già dal 543, l’altra con prime registrazioni annalistiche risalenti al 576, assistono a manifestazioni del morbo di crescente gravità nel secolo VII. Tuttavia, per analizzare il primo contesto di nuovo si ricorre a un corpus di sermoni di area toletana; mentre per il settore britannico, il contributo dell’agiografia è consistente. Qui il monachesimo si sviluppa rapidamente, con precoce vocazione assistenziale, ciò provoca nondimeno una maggiore diffusione della malattia e i resoconti agiografici segnalano con efficacia questa dinamica (Adomnán, Vita Columbae; Stephanus, Vita Wilfridi; Beda, Vita Cuthberti). Tarde testimonianze riportano alla situazione della penisola italica durante il papato di Gregorio I; risulta fondamentale il contributo dato da Paolo Diacono, che trova riscontri nell’agiografia di Giovanni Diacono dedicata a Gregorio Magno, del secolo successivo (IX). L’opera riferisce riguardo all’ascesa al soglio pontificio di Gregorio proprio evocando la peste che uccide il predecessore, Pelagio II, agli inizi del 590 (Ioh. Diac. Vita Greg. I,34-43).
Gritti, Elena
(2024). Fra l'umano e il divino: la peste giustinianea come colpa, punizione e cura nelle agiografie occidentali [journal article - articolo]. In RIVISTA DI STUDI BIZANTINI E NEOELLENICI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/290566
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