For over 60 years, Saul Steinberg (1914-1999) used his pen to explore a wide range of spaces, from the piazzas and arcades of Italy to the main streets and brownstones of the United States. Places he lived in and that remembered, but also criticized. This essay aims to revisit some of the steps of Steinberg’s “autogeography,” following as a leitmotif the idea of inhabitable space which prefers a continuous metamorphosis of functions to overdefined boundaries. Through his drawings, Steinberg offers a fragmentary yet remarkably coherent contribution to the twentieth-century debate on the urban environment, alongside those of Bernard Rudofsky and Le Corbusier.

Per oltre 60 anni, Saul Steinberg (1914-1999) ha utilizzato la sua penna per esplorare una vasta tipologia di spazi, dalle piazze e i portici d'Italia alle main streets e i brownstone degli Stati Uniti. Questo saggio si propone di ripercorrere alcune tappe dell'“autogeografia” di Steinberg, seguendo come filo conduttore un'idea di spazio abitabile che ai confini troppo definiti preferisce una continua metamorfosi delle funzioni. Attraverso i suoi disegni, Steinberg offre un contributo frammentario ma straordinariamente coerente al dibattito novecentesco sull'ambiente urbano, da porre accanto a quelli di Bernard Rudofsky e Le Corbusier.

(2024). Autogeografia. Saul Steinberg narratore di spazi, tra mitologia personale e critica dell’ambiente urbano = Autogeography. Saul Steinbergas Narrator of Spaces, from Self-mythology to City Criticism [journal article - articolo]. In BETWEEN. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/290748

Autogeografia. Saul Steinberg narratore di spazi, tra mitologia personale e critica dell’ambiente urbano = Autogeography. Saul Steinberg as Narrator of Spaces, from Self-mythology to City Criticism

Gimmelli, Gabriele
2024-01-01

Abstract

For over 60 years, Saul Steinberg (1914-1999) used his pen to explore a wide range of spaces, from the piazzas and arcades of Italy to the main streets and brownstones of the United States. Places he lived in and that remembered, but also criticized. This essay aims to revisit some of the steps of Steinberg’s “autogeography,” following as a leitmotif the idea of inhabitable space which prefers a continuous metamorphosis of functions to overdefined boundaries. Through his drawings, Steinberg offers a fragmentary yet remarkably coherent contribution to the twentieth-century debate on the urban environment, alongside those of Bernard Rudofsky and Le Corbusier.
articolo
2024
Per oltre 60 anni, Saul Steinberg (1914-1999) ha utilizzato la sua penna per esplorare una vasta tipologia di spazi, dalle piazze e i portici d'Italia alle main streets e i brownstone degli Stati Uniti. Questo saggio si propone di ripercorrere alcune tappe dell'“autogeografia” di Steinberg, seguendo come filo conduttore un'idea di spazio abitabile che ai confini troppo definiti preferisce una continua metamorfosi delle funzioni. Attraverso i suoi disegni, Steinberg offre un contributo frammentario ma straordinariamente coerente al dibattito novecentesco sull'ambiente urbano, da porre accanto a quelli di Bernard Rudofsky e Le Corbusier.
Gimmelli, Gabriele
(2024). Autogeografia. Saul Steinberg narratore di spazi, tra mitologia personale e critica dell’ambiente urbano = Autogeography. Saul Steinbergas Narrator of Spaces, from Self-mythology to City Criticism [journal article - articolo]. In BETWEEN. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/290748
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