The paper focuses on the analysis of the concept of “legislative competence” and its interpretation by the Constitutional Court in light of decision n. 192/2024. Through a careful examination of the theoretical and constitutional issues related to the allocation of powers by subject matter, it explores the dynamics of the legislative competence division between the State and Regions, highlighting the role of the principle of subsidiarity and its impact on differentiated regionalism. The article addresses the problem of defining and delimiting legislative matters, emphasizing the argumentative challenges in the Court’s decision, which juxtaposes legislative competence and administrative functions in its interpretation of Article 116 of the Italian Constitution in a manner not devoid of problematic aspects. Moreover, the Court introduces new concepts such as “matters that are difficult to transfer”, relying on criteria of efficiency and adequacy linked to the requirements of republican unity and supranational constraints. This approach raises questions about the mechanisms of flexibility and interpretative balances among Articles 116, 117, and 118 of the Constitution. The article critiques the logical-systematic coherence of the Court’s reasoning and offers reflections on the balance between autonomy and centralism, as well as on the role of the Court as an arbiter of the constitutional system.

Lo scritto si concentra sull’analisi del concetto di “materia di potestà legislativa” e sulla sua interpretazione da parte della Corte costituzionale alla luce della sentenza 192/2024. Attraverso un’attenta disamina dei problemi teorici e costituzionali del riparto per materie, vengono esplorate le dinamiche del riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, evidenziando il ruolo del principio di sussidiarietà e il suo impatto sul regionalismo differenziato. L’articolo affronta il problema della delimitazione e definizione delle materie legislative, ponendo l’accento sui problemi argomentativi della decisione della Corte, che accosta in modo non privo di spunti problematici materie di potestà legislativa e funzioni amministrative nell’interpretazione dell’art. 116 della Costituzione. La Corte, oltretutto, introduce nuovi concetti come le “materie difficilmente trasferibili”, basandosi su criteri di efficienza e adeguatezza legati alle esigenze dell’unità repubblicana e dei vincoli sovranazionali. Questo approccio solleva interrogativi sui meccanismi di flessibilità e sugli equilibri interpretativi tra gli articoli 116, 117 e 118 della Costituzione. L’articolo pone interrogativi sulla tenuta logico-sistematica della argomentazione della Corte nella sentenza 192/204 e pone riflessioni critiche sull’equilibrio tra autonomia e centralismo, e sul ruolo della Corte come arbitro del sistema costituzionale.

(2024). Il concetto di materia di potestà legislativa nella sentenza 192/2024: la Corte riscrive (di nuovo) il Titolo V? [journal article - articolo]. In QUESTE ISTITUZIONI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/291346

Il concetto di materia di potestà legislativa nella sentenza 192/2024: la Corte riscrive (di nuovo) il Titolo V?

Carrer, Matteo
2024-01-01

Abstract

The paper focuses on the analysis of the concept of “legislative competence” and its interpretation by the Constitutional Court in light of decision n. 192/2024. Through a careful examination of the theoretical and constitutional issues related to the allocation of powers by subject matter, it explores the dynamics of the legislative competence division between the State and Regions, highlighting the role of the principle of subsidiarity and its impact on differentiated regionalism. The article addresses the problem of defining and delimiting legislative matters, emphasizing the argumentative challenges in the Court’s decision, which juxtaposes legislative competence and administrative functions in its interpretation of Article 116 of the Italian Constitution in a manner not devoid of problematic aspects. Moreover, the Court introduces new concepts such as “matters that are difficult to transfer”, relying on criteria of efficiency and adequacy linked to the requirements of republican unity and supranational constraints. This approach raises questions about the mechanisms of flexibility and interpretative balances among Articles 116, 117, and 118 of the Constitution. The article critiques the logical-systematic coherence of the Court’s reasoning and offers reflections on the balance between autonomy and centralism, as well as on the role of the Court as an arbiter of the constitutional system.
articolo
2024
Lo scritto si concentra sull’analisi del concetto di “materia di potestà legislativa” e sulla sua interpretazione da parte della Corte costituzionale alla luce della sentenza 192/2024. Attraverso un’attenta disamina dei problemi teorici e costituzionali del riparto per materie, vengono esplorate le dinamiche del riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, evidenziando il ruolo del principio di sussidiarietà e il suo impatto sul regionalismo differenziato. L’articolo affronta il problema della delimitazione e definizione delle materie legislative, ponendo l’accento sui problemi argomentativi della decisione della Corte, che accosta in modo non privo di spunti problematici materie di potestà legislativa e funzioni amministrative nell’interpretazione dell’art. 116 della Costituzione. La Corte, oltretutto, introduce nuovi concetti come le “materie difficilmente trasferibili”, basandosi su criteri di efficienza e adeguatezza legati alle esigenze dell’unità repubblicana e dei vincoli sovranazionali. Questo approccio solleva interrogativi sui meccanismi di flessibilità e sugli equilibri interpretativi tra gli articoli 116, 117 e 118 della Costituzione. L’articolo pone interrogativi sulla tenuta logico-sistematica della argomentazione della Corte nella sentenza 192/204 e pone riflessioni critiche sull’equilibrio tra autonomia e centralismo, e sul ruolo della Corte come arbitro del sistema costituzionale.
Carrer, Matteo
(2024). Il concetto di materia di potestà legislativa nella sentenza 192/2024: la Corte riscrive (di nuovo) il Titolo V? [journal article - articolo]. In QUESTE ISTITUZIONI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/291346
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