La centralità del margine

Our time is characterised by a profound deterritorialisation, i.e. we no longer know how to read places, we do not know the historical processes that have generated them, we do not remember the action carried out by the generations that preceded us in the genesis of the contemporary landscape. In this perspective, geography must recover a central role in interpretation and knowledge. In particular, urban margins are a context of interest, as they have lost their geo-historical identity, characterising themselves as places of cultural isolation and social segregation. The case of Brescia and Bergamo, sister cities but different, is characterised by the presence of protected areas in their respective suburbs, the ancient Corpi Santi in Bergamo, the Chiusure in Brescia. The parks are the fruit of political-administrative and cultural paths that, in 2021, led to a fruitful discussion between the Bergamo Park Executive, the representatives of the Plis delle colline di Brescia and the councillors of the two cities, which resulted (thanks to the scientific support of the Centro studi sul territorio ‘Lelio Pagani’, of the University of Bergamo) in the drafting of the Bergamo-Brescia Charter of peri-urban protected areas.

Il nostro tempo è caratterizzato da una profonda deterritorializzazione, ovvero non sappiamo più leggere i luoghi, non conosciamo i processi storici che li hanno generati, non ricordiamo l’azione svolta dalle generazioni che ci hanno precedute nella genesi del paesaggio contemporaneo. In tale prospettiva la geografia deve recuperare un ruolo centrale nell’interpretazione e nella conoscenza. In particolare, i margini urbani sono un contesto d’interesse, in quanto hanno perso la loro identità geo-storica caratterizzandosi come luoghi dell’isolamento culturale e della segregazione sociale. Il caso di Brescia e Bergamo, città sorelle, ma diverse, si caratterizza per la presenza di aree protette nei rispettivi suburbi, gli antichi Corpi Santi a Bergamo, le Chiusure a Brescia. I Parchi sono il frutto di percorsi politico-amministrativi e culturali che, nel 2021, hanno portato ad un fecondo confronto tra il Direttivo del Parco bergamasco, i referenti del Plis delle colline di Brescia e gli assessorati delle due città, sfociato (grazie al supporto scientifico del Centro studi sul territorio “Lelio Pagani”, dell’Università di Bergamo) nella stesura della Carta di Bergamo-Brescia delle aree protette periurbane.