Dante opens his Convivio with the image of the “pan degli angeli” signifying the doctrinal content of wisdom with which the great philosophers banquet and whose remains the poet uses to organize another symposium mainly addressed to the nobles so that they can regain a clear consciousness of their own role. This panis angelicus links Dante’s metaphor of the banquet not just to the tradition of the philosophical symposium, which involves the savants in the common search for truth. It emerges also the image of the eucharist, in which people can eat the bread that after the consecration has become the body of Christ, that is of the Word and of the Wisdom. This contribution aims at reconsidering the way Dante argues on the notion of “pane degli angeli”, trying to discuss the liturgical, theological, philosophical, as well as literary, features which lay beneath the surface of the text of the Convivio. The contribution will show how Dante, using all these elements, achieves an original argument on the issue of wisdom and of knowledge as the proper food for thought.

Il Convivio di Dante si apre con l’immagine del “pan degli angeli” con cui viene indicato il contenuto dottrinale della sapienza con cui “banchettano” i grandi filosofi e dalle cui briciole l’Alighieri intende ricavare l’alimento per allestire un convivio a cui sono invitati soprattutto i nobili perché riacquistino consapevolezza del loro ruolo. Il richiamo al panis angelicus lega la metafora conviviale del testo dantesco non solo alla tradizione del convito filosofico, che raccoglie i dotti a discutere in una ricerca condivisa del vero. Emerge anche l’immagine del convivio “eucaristico”, nel quale ci si ciba di quel pane che a seguito della consacrazione divien corpo di Cristo, cioè di colui che è Verbo e Sapienza. Il contributo intende riprendere il modo in cui l’Alighieri declina la nozione di “pane degli angeli”, cercando di cogliere come i motivi, liturgici, teologici e filosofici, oltre che letterari, che sottendono al testo del Convivio, vengano utilizzati per arrivare ad una elaborazione originale sul tema della sapienza e del sapere come cibo per gli intelletti.

(2024). Il “pane degli angeli” fra liturgia e filosofia [journal article - articolo]. In ELEPHANT & CASTLE. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/296987

Il “pane degli angeli” fra liturgia e filosofia

Saccenti, Riccardo
2024-01-01

Abstract

Dante opens his Convivio with the image of the “pan degli angeli” signifying the doctrinal content of wisdom with which the great philosophers banquet and whose remains the poet uses to organize another symposium mainly addressed to the nobles so that they can regain a clear consciousness of their own role. This panis angelicus links Dante’s metaphor of the banquet not just to the tradition of the philosophical symposium, which involves the savants in the common search for truth. It emerges also the image of the eucharist, in which people can eat the bread that after the consecration has become the body of Christ, that is of the Word and of the Wisdom. This contribution aims at reconsidering the way Dante argues on the notion of “pane degli angeli”, trying to discuss the liturgical, theological, philosophical, as well as literary, features which lay beneath the surface of the text of the Convivio. The contribution will show how Dante, using all these elements, achieves an original argument on the issue of wisdom and of knowledge as the proper food for thought.
articolo
2024
Il Convivio di Dante si apre con l’immagine del “pan degli angeli” con cui viene indicato il contenuto dottrinale della sapienza con cui “banchettano” i grandi filosofi e dalle cui briciole l’Alighieri intende ricavare l’alimento per allestire un convivio a cui sono invitati soprattutto i nobili perché riacquistino consapevolezza del loro ruolo. Il richiamo al panis angelicus lega la metafora conviviale del testo dantesco non solo alla tradizione del convito filosofico, che raccoglie i dotti a discutere in una ricerca condivisa del vero. Emerge anche l’immagine del convivio “eucaristico”, nel quale ci si ciba di quel pane che a seguito della consacrazione divien corpo di Cristo, cioè di colui che è Verbo e Sapienza. Il contributo intende riprendere il modo in cui l’Alighieri declina la nozione di “pane degli angeli”, cercando di cogliere come i motivi, liturgici, teologici e filosofici, oltre che letterari, che sottendono al testo del Convivio, vengano utilizzati per arrivare ad una elaborazione originale sul tema della sapienza e del sapere come cibo per gli intelletti.
Saccenti, Riccardo
(2024). Il “pane degli angeli” fra liturgia e filosofia [journal article - articolo]. In ELEPHANT & CASTLE. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/296987
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