Dal Logos all'Eros: viaggio di (sola) andata. Quando la ricerca sociale sui legami "si fa" generativa

The essay explores a fact-finding inquiry that brought different and unexpected ways for research dissemination. The experience has been very generative and produced new answers, awareness and perspectives. Rebirth is a leit motiv of interviewees’ life story about grandparenthood. All steps of the research project have been repeatedly regenerating. We first organized a conference about the educational role of grandparents, than we projected and realized a field research and lastly we put on a theatrical performance. This performance uses various languages such as body, music and movement, wich are more effective than scientific writing in conveying the emotions of life stories. The performance has been repeated in many different places, with different social context. This study increased the reflexivity, also thanks to audiences’ feedback. This project involves some key-concepts of the current sociological and anthropological debate, such as reflexivity, biographical narrative, generational perspective and gender habitus. I suggest that the ‘epistemic egoism’ of academic dissemination can and should be overcome, so that theoretical knowledge goes back to being part of the real world.

Il saggio intende riflettere – a partire da una recente ricerca sui legami intergenerazionali tra nonni e nipoti – sul percorso conoscitivo e metodologico che, imprevedibilmente, ha portato a diverse e pluriverse forme di diffusione dei risultati (oltre la pubblicazione di un volume scientifico, con allegato un racconto illustrato per bambini/e), connotando l’esperienza in termini di generatività e di ampliamento di domande/consapevolezze/prospettive. Ri-nascita è un leit motiv che ricorre nei racconti degli intervistati a proposito della ‘nonnità’ e continuamente ri-generativo è stato anche ogni step del progetto. Una conferenza, prima occasione di riflessione sul ruolo dei nonni, ha poi avviato un’indagine sul campo, i cui esiti sono divenuti materiale per "Alilò. Ri-nati nonni domani", spettacolo teatrale che affida a linguaggi altri (rispetto alla scrittura scientifica) ciò che è stato raccolto sul campo. Anche perché i racconti di vita sono così ricchi di emozioni che ‘posarli’ soltanto su carta stampata era sembrato da subito inadeguato. La performance è stata più volte replicata in differenti luoghi e territori, moltiplicando la disseminazione degli esiti della ricerca in diversi contesti e territori e raccogliendo nuovi stimoli, anche grazie alle riflessioni e ai rimandi del pubblico. Tale esperienza mette in gioco – intrecciandoli – alcuni concetti chiave del dibattito socio-antropologico attuale, quali la riflessività, l’auto-narrazione biografica, la prospettiva generazionale, e l’habitus di genere, suggerendo che l’‘egoismo epistemico’ – dietro cui a volte l’accademia si trincera – possa e debba essere superato, per trasformare l’elaborazione del sapere in parte viva del ‘corpo sociale’.