Antiche tradizioni, parlate dal sapore mediterraneo, cittadine di mare esposte al vento e una natura ricchissima si incontrano nell'estremo sud-ovest della Sardegna, dove le isole di San Pietro e di Sant'Antioco si guardano, così vicine eppure così diverse. Entrambe frequentate fin dall'antichità da nuragici, fenici e romani, le due isole hanno percorso strade distinte che le hanno portate a essere, oggi, un arcipelago linguistico e culturale dalle caratteristiche peculiari. A Carloforte (San Pietro), enclave ligure fondata dai discendenti di Tabarka nel 1738, si scopre un'isola dove il ritmo rallenta senza rinunciare all'emozione di addentrarsi fuori dal sentiero battuto: mare selvaggio, passeggiate nella macchia mediterranea, una cucina che valorizza il tonno pescato nelle ultime tonnare del Mediterraneo e la tipica parlata ligure di quel popolo di naviganti che ha saputo mantenere la propria identità senza mai chiudersi in se stesso. Alla stessa origine tabarchina appartiene Calasetta (Sant'Antioco), borgo marinaro che rappresenta, insieme al paese di Sant'Antioco, un unicum nel panorama delle isole minori europee, con le due comunità che parlano due lingue e mantengono tradizioni differenti a pochi chilometri di distanza. Ci pensa la natura a legare il territorio, con una costa dalle insenature incontaminate, un interno ricco di tracce archeologiche da percorrere a piedi e in bicicletta, un terreno sabbioso che contribuisce al particolare sapore del vitigno “principe” dell'isola. E ci pensano i riti e le tradizioni millenarie a legare Sant'Antioco, probabilmente il paese più antico d'Italia, al resto della Sardegna, come la “festa manna” che richiama ogni anno pellegrini e devoti accendendo di suoni e colori le vie del centro, oggi come secoli fa.
(2024). San Pietro Sant'Antioco [booklet tm - monografia con/senza ISBN pubblicata per la divulgazione scientifica o in allegato a rivista/quotidiano]. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/301846
San Pietro Sant'Antioco
Desperati, Daniela;
2024-01-01
Abstract
Antiche tradizioni, parlate dal sapore mediterraneo, cittadine di mare esposte al vento e una natura ricchissima si incontrano nell'estremo sud-ovest della Sardegna, dove le isole di San Pietro e di Sant'Antioco si guardano, così vicine eppure così diverse. Entrambe frequentate fin dall'antichità da nuragici, fenici e romani, le due isole hanno percorso strade distinte che le hanno portate a essere, oggi, un arcipelago linguistico e culturale dalle caratteristiche peculiari. A Carloforte (San Pietro), enclave ligure fondata dai discendenti di Tabarka nel 1738, si scopre un'isola dove il ritmo rallenta senza rinunciare all'emozione di addentrarsi fuori dal sentiero battuto: mare selvaggio, passeggiate nella macchia mediterranea, una cucina che valorizza il tonno pescato nelle ultime tonnare del Mediterraneo e la tipica parlata ligure di quel popolo di naviganti che ha saputo mantenere la propria identità senza mai chiudersi in se stesso. Alla stessa origine tabarchina appartiene Calasetta (Sant'Antioco), borgo marinaro che rappresenta, insieme al paese di Sant'Antioco, un unicum nel panorama delle isole minori europee, con le due comunità che parlano due lingue e mantengono tradizioni differenti a pochi chilometri di distanza. Ci pensa la natura a legare il territorio, con una costa dalle insenature incontaminate, un interno ricco di tracce archeologiche da percorrere a piedi e in bicicletta, un terreno sabbioso che contribuisce al particolare sapore del vitigno “principe” dell'isola. E ci pensano i riti e le tradizioni millenarie a legare Sant'Antioco, probabilmente il paese più antico d'Italia, al resto della Sardegna, come la “festa manna” che richiama ogni anno pellegrini e devoti accendendo di suoni e colori le vie del centro, oggi come secoli fa.| File | Dimensione del file | Formato | |
|---|---|---|---|
|
San+Pietro+Sant_Antioco_compressed-1.pdf
Solo gestori di archivio
Versione:
cover/index - copertina/indice
Licenza:
Licenza default Aisberg
Dimensione del file
587.24 kB
Formato
Adobe PDF
|
587.24 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
Aisberg ©2008 Servizi bibliotecari, Università degli studi di Bergamo | Terms of use/Condizioni di utilizzo

