Dall’affetto all’effetto giuridico: riverberi sistematici e successori del riconoscimento dei rapporti di parentela nascenti dall’adozione in casi particolari

This article explores the systemic implications of Italian Constitutional Court judgment no. 79 of 2022 concerning adoption in special cases, with particular focus on the succession rights of the adopted person and their legal status within the framework of inheritance law. Starting from the said decision, which recognised the right of the adopted person to be legally connected to the relatives of the adopter, the author examines how such judicial recognition of kinship ties contributes to reshaping the legal structure of so-called “mild adoption”, progressively aligning it with the model of full adoption. This recognition not only reinforces the affective and relational dimension of the institution but also has a tangible impact on succession arrangements, raising significant interpretative questions regarding the application of Articles 304 and 567 of the Italian Civil Code. The essay thus highlights the normative inconsistencies resulting from case-law-driven adaptation, which—given its lack of systematic coherence—leaves unresolved critical issues, such as the continuing validity of the blanket reference contained in Article 55 of the Adoption Act. Against this background, the analysis focuses on the systemic effects of conferring the legal status of child upon an adoptee in special cases and how such status influences their position in succession law, both with regard to direct inheritance rights against the adopter and to potential succession rights vis-à-vis the adopter’s relatives. The article ultimately brings to light the ongoing normative tensions concerning Articles 304 and 567 of the Civil Code, and argues that the transformation of the original structure of special-case adoption inevitably leads to the duplication of family lines within the legal framework of kinship and succession.

Il saggio approfondisce le implicazioni sistematiche della sentenza n. 79 del 2022 della Corte costituzionale in relazione all’adozione in casi particolari, concentrando l'attenzione sui diritti successori dell’adottato e sulla sua posizione nel contesto della successione ereditaria. Muovendo dalla sentenza n. 79/2022 della Corte costituzionale, che ha riconosciuto all’adottato il diritto a vedere giuridicamente riconosciuti i rapporti di parentela con i familiari dell’adottante, l’autore esamina come il riconoscimento giurisprudenziale dei rapporti di parentela tra l’adottato e i familiari dell’adottante contribuisca a trasformare la fisionomia giuridica dell’adozione "mite", avvicinandola progressivamente al modello dell’adozione piena. Tale riconoscimento non solo rafforza la proiezione affettiva e relazionale dell’istituto, ma incide concretamente sull’assetto successorio, sollevando rilevanti questioni interpretative in merito all’applicazione degli artt. 304 e 567 c.c. Il saggio mette, quindi, in luce le disarmonie normative che derivano dall’adeguamento in via pretoria, che, attesa l’ontologica assenza di respiro sistematico, lascia irrisolte rilevanti questioni, quali la perdurante legittimità di ogni rinvio contenuto nell’art. 55 L. adoz.. In questo quadro, si sofferma sugli effetti sistematici dell’acquisto dello status di figlio sull’adottato in casi particolari e sul modo in cui tale qualifica incida sulla sua posizione nei meccanismi di successione ereditaria, sia in termini di diritti successori diretti nei confronti dell’adottante, sia con riferimento alla possibilità di succedere ai parenti di quest’ultimo. L’analisi giunge a evidenziare le tensioni normative tutt’ora irrisolte in relazione agli artt. 304 e 567 c.c., segnalando come la modifica dell’originaria struttura dell’adozione nei casi particolari produca l’inevitabile effetto di duplicare i rami parentali.