In the society of uncertantity, where the condition of vulnerability is common and the fatigue of meeting the other has grown, education and pedagogical intentionality meet violence at two levels. First of all they meet a “cold” violence that expresses itself in indifference, in the functional logic of relationships and of organizations, in the atrophy of feelings, in the fascination of nothingness. Secondly they meet a burning violence of gestures which are immediately destructive with their essential strength of identities and deviating and criminal careers. This essays traces some pedagogical perspectives to go through situations marked by violence, particularly by acted violence. And then the essay tries to find out some qualities of the reflective and interpretative job which must developed by educators.

Nella società dell’incertezza, nella quale si è diffusa la condizione di vulnerabilità ed è cresciuta la fatica dell’incontro con l’altro, l’educazione e l’intenzionalità pedagogica si confrontano con la violenza a due livelli. Si confrontano anzitutto con la violenza “fredda” che si esprime nell’indifferenza, nella logica funzionale delle relazioni e delle organizzazioni, nell’atrofia del sentire, nella fascinazione del nulla. Si confronta poi con la violenza incandescente dei gesti immediatamente distruttivi, con la loro forza “costitutiva” di identità e di carriere devianti o criminali. Il saggio individua alcune prospettive pedagogiche per attraversare le situazioni segnate dalla violenza, specie se agita. Individua poi, le qualità del lavoro riflessivo e interpretativo di cui devono essere capaci gli educatori.

Violenze visibili e invisibili. Prospettive pedagogiche

LIZZOLA, Ivo
2013-01-01

Abstract

In the society of uncertantity, where the condition of vulnerability is common and the fatigue of meeting the other has grown, education and pedagogical intentionality meet violence at two levels. First of all they meet a “cold” violence that expresses itself in indifference, in the functional logic of relationships and of organizations, in the atrophy of feelings, in the fascination of nothingness. Secondly they meet a burning violence of gestures which are immediately destructive with their essential strength of identities and deviating and criminal careers. This essays traces some pedagogical perspectives to go through situations marked by violence, particularly by acted violence. And then the essay tries to find out some qualities of the reflective and interpretative job which must developed by educators.
journal article - articolo
2013
Nella società dell’incertezza, nella quale si è diffusa la condizione di vulnerabilità ed è cresciuta la fatica dell’incontro con l’altro, l’educazione e l’intenzionalità pedagogica si confrontano con la violenza a due livelli. Si confrontano anzitutto con la violenza “fredda” che si esprime nell’indifferenza, nella logica funzionale delle relazioni e delle organizzazioni, nell’atrofia del sentire, nella fascinazione del nulla. Si confronta poi con la violenza incandescente dei gesti immediatamente distruttivi, con la loro forza “costitutiva” di identità e di carriere devianti o criminali. Il saggio individua alcune prospettive pedagogiche per attraversare le situazioni segnate dalla violenza, specie se agita. Individua poi, le qualità del lavoro riflessivo e interpretativo di cui devono essere capaci gli educatori.
Lizzola, Ivo
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