I processi di riconfigurazione delle città introducono, fra le altre, nuove forme di disuguaglianza che rimandano a domande di infrastrutture di cittadinanza espressa in particolare dalle popolazioni più fragili. Nelle aree metropolitane, tali istanze spingono a ripensare il sistema di erogazione dei servizi e definire forme nuove di prossimità capaci di intercettare l’ampio spettro di necessità emergenti (assistenza e cura della persona, istruzione, trasporti, cultura, ecc.). In questa luce, gli strumenti di pianificazione e programmazione urbanistica vigenti sono sfidati ad articolare risposte inedite rispetto alle modalità tradizionali di gestione del sistema del welfare. In particolare, sono chiamati a riconfigurarsi secondo logiche “a rete” e superare i confini amministrativi vigenti per rispondere in modo adeguato alle esigenze degli abitanti e permettere lo sviluppo di politiche ed azioni messe in campo dalle amministrazioni locali e di secondo livello. Il contributo approfondisce il caso di studio della STTM 2 “Strategia Tematico-Territoriale Metropolitana per la coesione sociale, i servizi sovracomunali e metropolitani” sviluppando una doppia metodologia che unisce le pratiche di analisi istituzionale ad un percorso di osservazione partecipante del lavoro di esperti e tecnici durante il processo di definizione della strategia stessa, che ha visto gli autori in qualità di consulenti per CMM. L’opportunità è quella di identificare approcci innovativi per la pianificazione attraverso un’esperienza recente di collaborazione con l’ente.
(2025). La programmazione/gestione dei servizi di rilevanza sovralocale come strumento di coesione e giustizia spaziale. La Strategia Tematico-Territoriale Metropolitana di CM di Milano . Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/303425
La programmazione/gestione dei servizi di rilevanza sovralocale come strumento di coesione e giustizia spaziale. La Strategia Tematico-Territoriale Metropolitana di CM di Milano
Paris, Mario;
2025-01-01
Abstract
I processi di riconfigurazione delle città introducono, fra le altre, nuove forme di disuguaglianza che rimandano a domande di infrastrutture di cittadinanza espressa in particolare dalle popolazioni più fragili. Nelle aree metropolitane, tali istanze spingono a ripensare il sistema di erogazione dei servizi e definire forme nuove di prossimità capaci di intercettare l’ampio spettro di necessità emergenti (assistenza e cura della persona, istruzione, trasporti, cultura, ecc.). In questa luce, gli strumenti di pianificazione e programmazione urbanistica vigenti sono sfidati ad articolare risposte inedite rispetto alle modalità tradizionali di gestione del sistema del welfare. In particolare, sono chiamati a riconfigurarsi secondo logiche “a rete” e superare i confini amministrativi vigenti per rispondere in modo adeguato alle esigenze degli abitanti e permettere lo sviluppo di politiche ed azioni messe in campo dalle amministrazioni locali e di secondo livello. Il contributo approfondisce il caso di studio della STTM 2 “Strategia Tematico-Territoriale Metropolitana per la coesione sociale, i servizi sovracomunali e metropolitani” sviluppando una doppia metodologia che unisce le pratiche di analisi istituzionale ad un percorso di osservazione partecipante del lavoro di esperti e tecnici durante il processo di definizione della strategia stessa, che ha visto gli autori in qualità di consulenti per CMM. L’opportunità è quella di identificare approcci innovativi per la pianificazione attraverso un’esperienza recente di collaborazione con l’ente.File | Dimensione del file | Formato | |
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