Dalla montagna natura alla natura della montagna. Per una risignificazione dei territori montani in una visione di massiccio

The paper intends to support the recognition of a widespread urbanity of the massive culture, which, in its marked articulation, is based on a strong historical reticularity, whose rediscovery and consequent integrated enhancement can lead to the construction of a new architecture of reflection, which opens to renewed tools of governance (inreference also to the research conducted by the authors: Governance for a reticular mountain: Co-design and “contrattod'abitare” as tools for the territorial regenaration in Seriana Valley, PRIN 2022). The observation of the exacerbation of thevulnerabilities of mountain contexts in an era of “polycrisis” (Morin & Troung, 2020), which assumes the characters of a real “syndemic” (Horton, 2020), makes it necessary to imagine new processes and unprecedented planning ofinfrastructure and re-infrastructure of the mountain. In particular, the case of the Orobic massif represents a context that invites a shift in the gaze from a “mountain of nature” to the “nature of the mountain,” from which specific territorial logics can emerge to which the web of signs, material and immaterial, that characterize it can be traced. The contribution intends to recognize in the making of the mountain landscape the specific territorial logicsarriving to propose the interval-scale massif as a territory dense with relationships. The objective is thus to proposea resignification of mountain territories from a massif perspective: within this vision takes shape the rethinking of territorial governancegeographies, putting current administrative units in tension.

Il contributo intende sostenere il riconoscimento di una urbanità diffusa della cultura di massiccio che, nella sua marcata articolazione, è basata su una forte reticolarità storica, la cui riscoperta e conseguente valorizzazione integrata può portare alla costruzione di una nuova architettura di riflessione, che apre a rinnovati strumenti di governance (in riferimento anche alla ricerca condotta dagli autori: Governance for a reticular mountain: Co-design and “contratto d’abitare” as tools for the territorial regenaration in Seriana Valley, PRIN 2022). La constatazione dell’acuirsi delle vulnerabilità dei contesti montani in un’era di “policrisi” (Morin & Troung, 2020), che assume i caratteri di una vera e propria “sindemia” (Horton, 2020), rende necessario immaginare nuovi processi e inedite progettualità di infrastrutturazione e re-infrastrutturazione della montagna. In particolare, il caso del massiccio orobico rappresenta un contesto che invita a uno spostamento dello sguardo da una “montagna di natura” alla “natura della montagna”, dalla quale far emergere specifiche logiche territoriali a cui ricondurre la trama di segni, materiali e immateriali, che la caratterizzano. Il contributo intende riconoscere nel farsi del paesaggio montano le specifiche logiche territoriali arrivando a proporre il massiccio di scala intervalliva quale territorio denso di relazioni. L’obiettivo è quindi proporre una risignificazione dei territori montani in un’ottica di massiccio: entro tale visione prende corpo il ripensamento di geografie di governance territoriali, mettendo in tensione le unità amministrative attuali.