Italian Law No. 959 of 1953 established a unique framework to support mountainous areas through the introduction of the “sovracanone” and the creation of Mountain Basin Consortia (“Consorzi BIM”). These consortia are responsible for collecting and strategically investing these funds, «exclusively for the economic and social progress of mountain populations». Specifically, the “sovracanone” is a mandatory financial contribution levied on concessionaires utilizing water derivations for hydroelectric power generation. Its geographical scope is intrinsically linked to the entire mountainous watershed that collects meteoric waters feeding the hydroelectric plants. Jurisprudence interprets the “sovracanone” as a form of compensation to mountain communities for the use of their local water resources, from which concessionaires and other territories benefit. This framework predates and bears a notable resemblance to contemporary concepts of payment for ecosystem services. The law imposes the compulsory formation of BIM Consortia under specific conditions, bringing together municipalities located within the same watershed. The primary functions of these consortia involve the collection of the “sovracanone” and the utilization of the aggregated funds within a unified "common fund", managed through a "program of investments". This study aims to demonstrate how BIM Consortia can serve as an interesting paradigm for mountain governance and policy. By autonomously and subsidiarily managing territorial resources, these consortia facilitate the valorisation of natural and environmental assets for the benefit of local populations.

La legge n. 959 del 1953 ha istituito un sistema peculiare per supportare le aree montane, introducendo il cosiddetto sovracanone e prevedendo l’istituzione dei Consorzi di bacino imbrifero montano (Consorzi BIM) per la riscossione e l’impiego – previa programmazione – delle risorse, «esclusivamente a favore del progresso economico e sociale delle popolazioni» montane. In particolare, il sovracanone è una prestazione patrimoniale imposta ai concessionari di derivazioni d’acqua per la produzione di energia elettrica, correlato geograficamente all’intera area che raccoglie le acque meteoriche destinate ad alimentare le centrali idroelettriche (appunto, il bacino imbrifero montano). Il sovracanone – secondo la giurisprudenza – compensa le popolazioni montane per l’utilizzo delle risorse idriche locali da cui i concessionari e altri territori traggono beneficio, con una antesignana similitudine alle recenti ipotesi di pagamento per i servizi ecosistemici. La legge, come detto, ha altresì previsto, a determinate condizioni, la costituzione obbligatoria di Consorzi BIM tra i Comuni che ricadono in un medesimo bacino imbrifero. Le funzioni di questi consorzi sono di riscuotere il sovracanone e utilizzare le somme raccolte – confluite in un unico “fondo comune” tramite un “programma degli investimenti”. Nello studio si cercherà di illustrare come i Consorzi BIM possano offrire un paradigma per le politiche e la governance della montagna, valorizzando le risorse naturali e ambientali in favore delle popolazioni locali, con una gestione autonoma e sussidiaria delle risorse territoriali.

(2025). I consorzî di bacino imbrifero montano, il sovracanone e la programmazione pubblica per il «progresso economico e sociale delle popolazioni» della montagna [journal article - articolo]. In QUESTE ISTITUZIONI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/304885

I consorzî di bacino imbrifero montano, il sovracanone e la programmazione pubblica per il «progresso economico e sociale delle popolazioni» della montagna

Comi, Emanuele
2025-01-01

Abstract

Italian Law No. 959 of 1953 established a unique framework to support mountainous areas through the introduction of the “sovracanone” and the creation of Mountain Basin Consortia (“Consorzi BIM”). These consortia are responsible for collecting and strategically investing these funds, «exclusively for the economic and social progress of mountain populations». Specifically, the “sovracanone” is a mandatory financial contribution levied on concessionaires utilizing water derivations for hydroelectric power generation. Its geographical scope is intrinsically linked to the entire mountainous watershed that collects meteoric waters feeding the hydroelectric plants. Jurisprudence interprets the “sovracanone” as a form of compensation to mountain communities for the use of their local water resources, from which concessionaires and other territories benefit. This framework predates and bears a notable resemblance to contemporary concepts of payment for ecosystem services. The law imposes the compulsory formation of BIM Consortia under specific conditions, bringing together municipalities located within the same watershed. The primary functions of these consortia involve the collection of the “sovracanone” and the utilization of the aggregated funds within a unified "common fund", managed through a "program of investments". This study aims to demonstrate how BIM Consortia can serve as an interesting paradigm for mountain governance and policy. By autonomously and subsidiarily managing territorial resources, these consortia facilitate the valorisation of natural and environmental assets for the benefit of local populations.
articolo
2025
La legge n. 959 del 1953 ha istituito un sistema peculiare per supportare le aree montane, introducendo il cosiddetto sovracanone e prevedendo l’istituzione dei Consorzi di bacino imbrifero montano (Consorzi BIM) per la riscossione e l’impiego – previa programmazione – delle risorse, «esclusivamente a favore del progresso economico e sociale delle popolazioni» montane. In particolare, il sovracanone è una prestazione patrimoniale imposta ai concessionari di derivazioni d’acqua per la produzione di energia elettrica, correlato geograficamente all’intera area che raccoglie le acque meteoriche destinate ad alimentare le centrali idroelettriche (appunto, il bacino imbrifero montano). Il sovracanone – secondo la giurisprudenza – compensa le popolazioni montane per l’utilizzo delle risorse idriche locali da cui i concessionari e altri territori traggono beneficio, con una antesignana similitudine alle recenti ipotesi di pagamento per i servizi ecosistemici. La legge, come detto, ha altresì previsto, a determinate condizioni, la costituzione obbligatoria di Consorzi BIM tra i Comuni che ricadono in un medesimo bacino imbrifero. Le funzioni di questi consorzi sono di riscuotere il sovracanone e utilizzare le somme raccolte – confluite in un unico “fondo comune” tramite un “programma degli investimenti”. Nello studio si cercherà di illustrare come i Consorzi BIM possano offrire un paradigma per le politiche e la governance della montagna, valorizzando le risorse naturali e ambientali in favore delle popolazioni locali, con una gestione autonoma e sussidiaria delle risorse territoriali.
Comi, Emanuele
(2025). I consorzî di bacino imbrifero montano, il sovracanone e la programmazione pubblica per il «progresso economico e sociale delle popolazioni» della montagna [journal article - articolo]. In QUESTE ISTITUZIONI. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/304885
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