Il rugby è uno sport ad alta intensità che richiede una combinazione di forza, potenza, resistenza e abilità tecniche per competere a livelli ottimali (Duthie et al., 2003). La natura fisicamente impegnativa di questa disciplina comporta frequenti contatti, accelerazioni e decelerazioni rapide, che sottopongono gli atleti a un rischio significativo di infortuni durante gli allenamenti e le partite. Comprendere le relazioni tra forza, composizione corporea e performance è essenziale per ottimizzare sia la preparazione fisica degli atleti sia la loro sicurezza sul campo, cercando la prevenzione dall’infortunio. Studi precedenti hanno dimostrato che la forza dinamica è un elemento cruciale per migliorare la performance esplosiva, come evidenziato dalla forte correlazione tra questa capacità e l’altezza del salto (Jiménez-Reyes et al., 2017; McMaster et al., 2013). Tuttavia, la forza isometrica e altri fattori come l’indice di massa corporea (Body Mass Index – BMI), sebbene correlati in modo meno significativo, possono anch’essi contribuire alle prestazioni atletiche, soprattutto quando riflettono una maggiore massa muscolare funzionale (Gabbett et al., 2008). Infatti, il BMI, pur essendo un indice pratico per valutare la relazione tra peso e altezza, presenta dei limiti significativi quando viene applicato agli atleti. Questo indice non distingue tra massa muscolare e massa grassa, per cui un atleta con una buona quantità di massa muscolare può avere un BMI elevato, senza necessariamente avere una percentuale di grasso corporeo alta (Nevill et al., 2006). Pertanto, pur potendo essere considerato un indicatore generale, il BMI non fornisce una rappresentazione accurata della composizione. Lo studio ha indagato le relazioni tra forza, composizione corporea e performance esplosiva in una squadra di rugby di Serie C. L’analisi è stata svolta attraverso misure antropometriche per valutare il BMI, l’Isometric Mid-Thigh Pull (IMTP) per testare la forza isometrica e test di salto e di stacco da terra utilizzando la trap bar per determinare la forza dinamica. Quest’ultima, insieme alla composizione corporea, si è dimostrata determinante nell’ottimizzazione delle prestazioni atletiche.
(2025). Ottimizzare le valutazioni per la preparazione fisica nel rugby: focus su forza e performance [journal article - articolo]. In SCIENZA & SPORT. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/304966
Ottimizzare le valutazioni per la preparazione fisica nel rugby: focus su forza e performance
Lovecchio, Nicola;Giuriato, Matteo
2025-01-01
Abstract
Il rugby è uno sport ad alta intensità che richiede una combinazione di forza, potenza, resistenza e abilità tecniche per competere a livelli ottimali (Duthie et al., 2003). La natura fisicamente impegnativa di questa disciplina comporta frequenti contatti, accelerazioni e decelerazioni rapide, che sottopongono gli atleti a un rischio significativo di infortuni durante gli allenamenti e le partite. Comprendere le relazioni tra forza, composizione corporea e performance è essenziale per ottimizzare sia la preparazione fisica degli atleti sia la loro sicurezza sul campo, cercando la prevenzione dall’infortunio. Studi precedenti hanno dimostrato che la forza dinamica è un elemento cruciale per migliorare la performance esplosiva, come evidenziato dalla forte correlazione tra questa capacità e l’altezza del salto (Jiménez-Reyes et al., 2017; McMaster et al., 2013). Tuttavia, la forza isometrica e altri fattori come l’indice di massa corporea (Body Mass Index – BMI), sebbene correlati in modo meno significativo, possono anch’essi contribuire alle prestazioni atletiche, soprattutto quando riflettono una maggiore massa muscolare funzionale (Gabbett et al., 2008). Infatti, il BMI, pur essendo un indice pratico per valutare la relazione tra peso e altezza, presenta dei limiti significativi quando viene applicato agli atleti. Questo indice non distingue tra massa muscolare e massa grassa, per cui un atleta con una buona quantità di massa muscolare può avere un BMI elevato, senza necessariamente avere una percentuale di grasso corporeo alta (Nevill et al., 2006). Pertanto, pur potendo essere considerato un indicatore generale, il BMI non fornisce una rappresentazione accurata della composizione. Lo studio ha indagato le relazioni tra forza, composizione corporea e performance esplosiva in una squadra di rugby di Serie C. L’analisi è stata svolta attraverso misure antropometriche per valutare il BMI, l’Isometric Mid-Thigh Pull (IMTP) per testare la forza isometrica e test di salto e di stacco da terra utilizzando la trap bar per determinare la forza dinamica. Quest’ultima, insieme alla composizione corporea, si è dimostrata determinante nell’ottimizzazione delle prestazioni atletiche.| File | Dimensione del file | Formato | |
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