The object of this essay is to present a ‘pilot’ teaching experience of the University of Bergamo, which proposed a self-reflective space to future educators and early childhood teachers, as an essential activity to be made before planning at school on the topics of affectivity and sexuality. The workshops aimed to offer students and teachers a space for reflection and debate. Starting from their specific way of conceiving, observing and feeling the themes related to growth, sexuality and relationships, the laboratoy intended to help the participants consider how these assumptions can bias words, choices, prohibitions and openings put into practice during educational activities with children. The proposed methodology was experiential, narrative and participatory, always aiming an active involvement and at constructing a welcoming atmosphere. The workshop experience made it pos-sible to delve deeper into some relevant issues in the current debate on sexu-ality education, such as imaginaries, consent, betrayal and jealousy. It also brought to light the taboos and the difficulties that still affect the world of adult educators, along with the discomfort of engaging the body, though in a protected environment.

Il saggio intende presentare un’esperienza didattica ‘pilota’ dell’Università degli Studi di Bergamo che ha proposto uno spazio auto-riflessivo a futuri/e educatori/trici e insegnanti della prima infanzia, come lavoro indispensabile che preceda la progettazione a scuola sui temi dell’affettività e della sessuali-tà. L’obiettivo dei laboratori è stato quello di offrire – a studenti e docenti – uno spazio di riflessione e confronto. Partendo dal proprio e specifico modo di vedere, osservare e sentire i temi legati a crescita, sessualità e relazioni, il percorso ha inteso aiutare i/le partecipanti a considerare come tali presupposti possano orientare parole, scelte, divieti e aperture che si mettono in atto nel corso delle attività educative con bambini/e. La metodologia proposta è stata di tipo esperienziale, narrativa e partecipativa, sempre finalizzata a un coin-volgimento attivo e alla costruzione di un clima accogliente. L’esperienza la-boratoriale ha permesso di approfondire alcuni temi rilevanti nel dibattito at-tuale sull’educazione alla sessualità, quali gli immaginari, il consenso, i tra-dimenti e la gelosia. Sono emersi anche tabù e fatiche che ancora segnano il mondo delle persone adulte educanti e il disagio di mettere in gioco il corpo, se pur in un ambiente protetto.

(2025). Svelare silenzi e tabù, costruire consapevolezze. Un ‘laboratorio pilota’ per educatori ed educatrici su affettività e sessualità [journal article - articolo]. In SCUOLA DEMOCRATICA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/305007

Svelare silenzi e tabù, costruire consapevolezze. Un ‘laboratorio pilota’ per educatori ed educatrici su affettività e sessualità

Ottaviano, Cristiana;Sangaletti, Maria
2025-01-01

Abstract

The object of this essay is to present a ‘pilot’ teaching experience of the University of Bergamo, which proposed a self-reflective space to future educators and early childhood teachers, as an essential activity to be made before planning at school on the topics of affectivity and sexuality. The workshops aimed to offer students and teachers a space for reflection and debate. Starting from their specific way of conceiving, observing and feeling the themes related to growth, sexuality and relationships, the laboratoy intended to help the participants consider how these assumptions can bias words, choices, prohibitions and openings put into practice during educational activities with children. The proposed methodology was experiential, narrative and participatory, always aiming an active involvement and at constructing a welcoming atmosphere. The workshop experience made it pos-sible to delve deeper into some relevant issues in the current debate on sexu-ality education, such as imaginaries, consent, betrayal and jealousy. It also brought to light the taboos and the difficulties that still affect the world of adult educators, along with the discomfort of engaging the body, though in a protected environment.
articolo
2025
Il saggio intende presentare un’esperienza didattica ‘pilota’ dell’Università degli Studi di Bergamo che ha proposto uno spazio auto-riflessivo a futuri/e educatori/trici e insegnanti della prima infanzia, come lavoro indispensabile che preceda la progettazione a scuola sui temi dell’affettività e della sessuali-tà. L’obiettivo dei laboratori è stato quello di offrire – a studenti e docenti – uno spazio di riflessione e confronto. Partendo dal proprio e specifico modo di vedere, osservare e sentire i temi legati a crescita, sessualità e relazioni, il percorso ha inteso aiutare i/le partecipanti a considerare come tali presupposti possano orientare parole, scelte, divieti e aperture che si mettono in atto nel corso delle attività educative con bambini/e. La metodologia proposta è stata di tipo esperienziale, narrativa e partecipativa, sempre finalizzata a un coin-volgimento attivo e alla costruzione di un clima accogliente. L’esperienza la-boratoriale ha permesso di approfondire alcuni temi rilevanti nel dibattito at-tuale sull’educazione alla sessualità, quali gli immaginari, il consenso, i tra-dimenti e la gelosia. Sono emersi anche tabù e fatiche che ancora segnano il mondo delle persone adulte educanti e il disagio di mettere in gioco il corpo, se pur in un ambiente protetto.
Ottaviano, Cristiana; Girelli, Stefania; Sangaletti, Maria
(2025). Svelare silenzi e tabù, costruire consapevolezze. Un ‘laboratorio pilota’ per educatori ed educatrici su affettività e sessualità [journal article - articolo]. In SCUOLA DEMOCRATICA. Retrieved from https://hdl.handle.net/10446/305007
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